Juve Pogba: Ferguson mi disse “non andare in Italia c’è molto razzismo”

Dopo l’ottima stagione disputata con la maglia della Juve, Paul Pogba (20) ha raggiunto la nazionale francese impegnata al Mondiale Under 20. Sarà un’altra occasione, per la rivelazione della Serie A 2012-2013, di mettere in mostra tutte le sue doti davanti agli occhi di tutto il Mondo. “Voglio diventare il migliore al mondo e vincere il Pallone d’Oro. Ma per riuscirci devo evitare di arrivare in ritardo agli allenamenti e farmi espellere. Lo sputo ad Aronica? Non si fa, non è bello”, ha confessato Pogba. Tornando sulla sua precedente esperienza al Manchester United, di Ferguson dice: “Non gli ho mancato di rispetto, anzi direi il contrario perché gli ho detto le cose in faccia. Quando ho saputo del ritorno di Scholes ho capito che per me allo United non ci sarebbe mai stato spazio”, prosegue il francesino.\r\n\r\nPoi una rivelazione:\r\n

“Ferguson mi ha sempre detto che in Italia c’era molto razzismo e che i tifosi non erano come in Premier. Gli ho risposto che non c’era problema – puntualizza Pogba – Così sono finito ai margini. E i compagni mi hanno soprannominato Nelson Mandela, perché mi ero opposto a Ferguson. Ma in caso potrei dire no pure a Obama”.

\r\nChiusa la prima stagione alla Juve con lo scudetto numero 31, Paul ringrazia Conte e Anelka:\r\n

“Nicolas mi ha aiutato molto. Quello che si dice su di lui non corrisponde alla verità. E io non mi sono montato la testa, so da dove vengo, ho solo una personalità forte, sono diretto, e soprattutto so dove voglio arrivare. Il mister mi ha detto che non contava l’età, che andavano in campo i migliori, mi ha lanciato una sfida, e a me piacciono le provocazioni dirette”, ha concluso il ‘Polpo Paul’.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni