Juve-Lazio doveva essere il secondo debutto in bianconero per Paul Pogba. Ma invece il rientro in campo slitta per l’ennesima volta. E Allegri perde la pazienza.
Contro il Monza sarebbe stato il grande giorno per il rientro in grande stile. Ovazione nel riscaldamento e qualche minuto a disposizione per tornare a prendere confidenza con il campo. Cosa che in realtà non è avvenuta, perché la Juve era sotto nel punteggio e serviva gente per provare la rimonta. La rimonta non c’è stata e Paul Pogba è rimasto 90 minuti in panchina. Debutto spostato a giovedì, in Coppa Italia contro la Lazio sempre davanti ai tifosi all’Allianz Stadium. Ma anche stavolta il secondo debutto in bianconero è saltato.
Il francese è rimasto fuori dalla lista dei convocati come anticipato da Massimiliano Allegri in conferenza stampa di vigilia. “Non ci sarà Pogba per un indolenzimento ai flessori. Sono cose che capitano dopo un stop così lungo” ha precisato il tecnico, anche se la pazienza sta per finire. O è già finita.
Nel prosieguo della conferenza, Allegri ha poi rifilato una stoccata a Pogba. In chiave ironica, come è solito fare, ma intanto il dardo è stato lanciato. “I problemi di Pogba dipendono dal fatto che il motore si deve riassestare. Paul tra due o tre mesi magari sarà in condizioni ottimali“. Da queste parole si piò chiaramente capire che il livornese considera il francese fuori dai suoi piani almeno fino al termine della stagione, visto che siamo ormai già a febbraio. In più, con tutti i problemi extra campo che si riflettono sulla classifica, il tempo di aspettare il Polpo non c’è.
E questo provoca un insistente fastidio ad Allegri. Già dopo la decisione di intervenire chirurgicamente – in maniera tardiva dopo oltre un mese dall’infortunio – il tecnico aveva comunicato il suo disagio, in data 5 settembre 2022. “Pogba aveva fatto una scelta conservativa, noi lo riavremo a gennaio. Le cose… Non piacciono. Stamattina è uscito per la seconda volta, poi si è fermato e ha scelto di operarsi. Se c’è irritazione per aver perso tempo? Da qui si guarda solo avanti, il passato non conta più. Se prendi una scelta è giusta, poi si valuta se è stato fatto bene o male”. Dunque, pazienza finita.