Fabio Paratici, il CFO della Juventus, non ha lasciato presagire rivoluzioni poco prima del calcio d’inizio di Juve-Lecce. Dopo gli arrivi di Kulusevski e Arthur (come cambia la formazione bianconera con loro), l’impressione è che non ci saranno colpi da 90, ma solo qualche altro ritocco tramite scambi. In mediana molti si aspettano una vera e propria rivoluzione, ma la nuova stagione inizierà dopo 15 giorni dal termine di quella attuale e non sembra ci siano tempi e modi di stravolgere la rosa. “Rabiot? È il suo primo anno in Italia. All’inizio ho sentito mettere in discussione De Ligt, adesso sento e leggo altre opinioni. Adrien è arrivato dopo mesi di inattività – dichiara Paratici difendendo il suo operato – ha avuto l’handicap della condizione fisica. È un grande giocatore, lo ha già dimostrato. Anche a Bologna in parte. I giudizi? Ognuno ha le sue opinioni. È importante sia per adesso che per la Juve del futuro”.
Insomma, se non sono parole di circostanza, l’ex PSG avrà ancora un’altra chance l’anno prossimo. Così come la dovrebbe avere Federico Bernardeschi, che ha dato segnali di ripresa dopo essere stato riportato nel suo ruolo originario, ovvero quello di attaccante destro. “Sottovalutato? Viviamo in un mondo molto veloce, ha giocato fino a Natale con grande continuità – continua Paratici -. È un giocatore di grandi doti, fisiche e tecniche. È uno dei giocatori del futuro per la Juve e per la Nazionale. Le opinioni cambiano nel giro di tre giorni, noi non ci facciamo confondere da questo. Abbiamo giocato fino a gennaio con il trequartista, lui si è adattato. È completo e duttile”. Insomma, anche il capo dell’area tecnica bianconera sottolinea che l’ex viola abbia pagato i continui cambi di ruolo da parte di mister Sarri.
Quanto allo scambio Arthur-Pjanic che dovrebbe essere ufficializzato ad ore, il dirigente bianconero rimane abbottonato: “Vedremo cosa succederà, se sarà il caso parleremo e spiegheremo tutto”. Insomma, una conferma indiretta che con il Barcellona la trattativa sia conclusa.