La Consob non è convinta del buon agire della Juventus nell’operazione con il Genoa che ha visto la cessione di Dragusin e l’acquisto di Cambiaso. I dettagli
La Juventus sta dialogando con la Consob, e ha voluto chiarire ai soci con un comunicato il contenuto del dialogo in corso sugli ultimi rilievi a bilancio. Il club bianconero ribadisce la sua convinzione nell’aver operato correttamente. Ci sarà chiaramente un giudice a valutare il tutto, ma intanto non è emerso nulla di nuovo se non per il caso Dragusin. Difatti, come riporta Tuttosport, c’è un nuovo rilievo riguardante l’operazione attraverso la quale la Juve ha acquistato Andrea Cambiaso dal Genoa per 8,5 milioni di euro; e contestualmente i liguri hanno acquistato dai bianconeri Radu Dragusin per 5,5 milioni di euro. Tale cifra avrebbe fatto scattare alla Juventus una plusvalenza di 2,9 milioni. La stessa che viene contestata dalla Consob perché frutto di un’“operazione incrociata”. La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa ritiene che la Juve “non avrebbe potuto rilevare la plusvalenza pari a € 3,7 milioni realizzata con la cessione del calciatore Radu Matei Dragusin e avrebbe pertanto dovuto registrare i diritti alle prestazioni sportive di Andrea Cambiaso a un valore di carico inferiore di € 3,7 milioni”.
Nel comunicato rivolto ai soci, il club Juventus si è voluto difendere dalla contestazione della Consob, dimostrando con i numeri di aver agito in buona fede nell’ambito dell’operazione Dragusin-Cambiaso. Nello specifico, la Juve spiega che, pur considerando irregolare la registrazione dell’operazione di mercato che coinvolge i due giocatori, il risultato finale sul bilancio sarebbe di 2,9 milioni in meno. E, su un fatturato di 507,6 milioni di euro, rappresenterebbe uno scarto dello 0,57%. Dunque, dal punto di vista pratico, si sta parlando di qualcosa di insignificante. Come scrive Tuttosport “il tema teorico sarebbe affascinante, ma traducendo dal contabilese alla realtà, quello 0,57% è abbastanza chiaro”.