Juve, oltre 5 partite senza gol: il dato preoccupante
La battuta d’arresto della Juve è spiegabile anche con i pochi gol segnati: il dato sulle reti su azione è molto preoccupante.
Il pareggio contro il Cagliari è l’ennesima prova incolore della Juventus. Dopo le vittorie contro Lazio in Coppa Italia e Fiorentina in campionato avevano rasserenato gli animi, ma i due punti conquistato nel derby contro il Torino e in casa dei sardi sono stati una nuova battuta d’arresto nella corsa alla prossima Champions League.
Anche il quinto posto garantirebbe l’accesso alla coppa europea più importante quindi la pressione cala, ma è chiaro che il vortice di risultati negativi in cui è caduta la squadra è preoccupante. Dalla lotta per la vetta di inizio febbraio contro l’Inter, i bianconeri sono scivolati al terzo posto, incalzati dal Bologna che non vuole fermarsi.
Dunque, per Max Allegri diventa fondamentale anche la Coppa Italia, l’ultima chance per non chiudere a mani vuote per il terzo anno consecutivo. La sua posizione resta in forte bilico e il trofeo addolcirebbe questa sua seconda parentesi, che rimane comunque fortemente negativa.
In più, a spiegare le difficoltà della Juve a fare risultati c’è un dato molto preoccupante sui gol segnati.
Juve, oltre 500 minuti senza gol su azione
Era il 10 marzo, nel 2-2 contro l’Atalanta. I gol di Cambiaso e Milik, prima del definitivo pareggio di Koopmeiners, sono gli ultimi gol su azione in Serie A della Juve. Da quel momento, oltre 500 minuti senza trovare la via della rete da gioco manovrato.
Questa è l’analisi che evidenzia Tuttosport, a rimarcare le difficoltà della squadra nel creare occasioni da gol anche contro avversari sulla carta inferiori. 0 gol con il Genoa, 0 gol con la Lazio, un gol contro la Fiorentina da azione di calcio d’angolo, 0 gol contro il Torino, una rete su punizione e un autogol contro il Cagliari.
Vlahovic e poco altro
Un po’ di sfortuna, fra i due pali colpiti con il Genoa e i tre gol annullati con la Fiorentina, ma è chiaro che la Juve abbia un grosso problema. Solo Dusan Vlahovic, a quota 17 gol in campionato, riesce a fare qualcosa. Ma anche per lui riuscire a rendersi pericoloso su azione – al netto delle tante occasioni fallite dal serbo durante l’annata – diventa difficoltoso e deve inventarsi punizioni deliziose per timbrare il cartellino – 4 reti da punizione diretta negli ultimi due anni, come nessuno nei top 5 campionati in Europa.