Juve-Napoli 3-0, interviste post partita a Bettega, Brazzo, Manninger, Ferrara e Diego
Roberto Bettega festeggia la vittoria sul Napoli e, ai microfoni della Rai, punta senza remore alla conquista della Coppa Italia: «E’ tanti anni che inseguiamo la decima e ci proveremo anche quest’anno. La squadra ha reagito bene al momento di crisi, credo sia una vittoria meritata, di squadra ed è quello che vogliamo, nelle sconfitte come nelle vittorie». I rumors su Hiddink non scuotono il vicedirettore generale che difende le scelte fatte in estate: «Ferrara? Il nostro lavoro va avanti, i dubbi sul tecnico venivano più da altre parti che non da noi». \r\nLa Juve non deve mai mollare, né in campo né nessun traguardo raggiungibile: «Qualificazione Champions, Coppa Italia ed Europa League, di obiettivi ne abbiamo molti e dobbiamo guardare avanti, è nella storia di questo club».\r\nComprare, per sostituire i partenti, ma soprattutto recuperare i campioni che sono ai box. «Mercato? Qualcosa faremo, sicuramente, ma la cosa più importante sarà recuperare i tanti infortunati».\r\n\r\nManninger: “zero goal presi, la Juve riparte da qui“\r\nIn questi giorni tornerà in panchina, perché il rientro di Buffon è alle porte, Alex Manninger gode per aver chiuso la gara senza gol al passivo: «La porta senza gol ci voleva: una partita pulita senza rischiare tanto, ottenuta contro la squadra, il Napoli, più in forma del campionato. Ma credo che dietro s’è lavorato davvero molto bene, e in avanti si sono visti bei gol. C’è stata grande cooperazione: il nostro punto di riferimento è non prendere gol, per la Juve, perché la squadra davanti crea e sa creare. E’ un punto di riferimento per le altre gare, questo 3-0. L’autocritica l’abbiamo fatta: ci sono state un paio di riunioni forti tra noi, ma a nessuno bastava quello che davamo in campo. Alla Juve non bastavamo come eravamo: abbiamo dimostrato di saper gestire una partita dura, era davvero molto importante non prendere gol. Chiellini davanti a me è una roccia: a me ricorda Tony Adams, un leone e leader. Molto contento giocare con uno così davanti, ti senti molto protetto. La difesa in questa gara ha centrato l’obiettivo: giocare un calcio efficiente e con pochi rischi, abbiamo tenuto la palla lontana dalla porta».\r\nLa Juve e gli obiettivi: «Non scommetto su nulla, io ma gli obiettivi ci sono certamente. Ma non è bello dirli ora, si rischia di prendere strade sbagliate. Io sono venuto qua per vincere, ma ora è il momento di pensare partita per partita. Inutile metterci pressione ora. La risposta massima che dobbiamo ottenere è la vittoria contro il Chievo e avanti così».\r\n\r\nIntelligente e disponibile, fuori come in campo Brazzo Salihamidzic, leggete la sua analisi perfetta della gara e del momento: «Una buona partita, ed era anche ora. E’ solo l’inizio: ora dobbiamo continuare contro il Chievo. Stavolta s’è visto lo spirito e il gioco, ma spero proprio che non siamo contenti per niente: qui serve avere anciora tanta fame. Ma ora andiamoci a prendere i tre punti a Verona, un paio di giorni di riposo. A parte gli scherzi, adesso è fondamentale fare bene contro il Chievo. Lo ripeto: è solo l’inizio. Serve fare un filotto: sono contento, ma questa vittoria da sola non mi dà niente. Troppe volte abbiamo vinto e ci siamo fermati: io soffro troppo a vedere una Juve che va così a singhiozzo. E’ una buona vittoria, niente di più e niente di meno. A destra mi rivedo in Martin Caceres: a 22 anni facevo come lui, deve riposare anche lui in partita un po’. E anche Diego deve darsi delle pause in partita: è troppo generoso, lui è impressionante ma deve saper dosare le forze per trovare il suo ritmo, che è il ritmo giusto per la Juventus. Questo è il momento di parlare: tutti dobbiamo parlare e dirci in faccia tutto, quello che ci piace e non ci piace dell’altro. Per uscire dalla crisi si fa così».\r\n\r\nIl primo gol a Torino per Diego ha portato anche la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia per i bianconeri. Il momento di crisi si supera con le vittorie, e il brasiliano si augura ai microfoni della Rai, con un ottimo italiano, che questo trionfo sia il viatico ad un nuovo ciclo: «Spero sia l’inizio di una nuova era Juve. Io faccio parte di questa squadra, oggi abbiamo giocato bene e anche io, così come quando perdiamo perdo e gioco male. Tutti noi abbiamo sbagliato tantissimo, non riuscivamo a fare cinque passaggi di seguito. Oggi però abbiamo dimostrato tanta personalità, ci siamo divertiti ed è arrivata la vittoria. Il gol è stata la cosa più difficile tra le tre azioni da rete da me create: la palla era sul sinistro e un po’ alta».\r\nIl trequartista è solidale con il tecnico attuale: «Avanti con Ferrara, ha dimostrato tante qualità e noi lavoriamo tutti i giorni per aiutarlo. Sbagliamo tutti e insieme dobbiamo uscire da questa situazione. Il mio ruolo? Se non c’è ordine da parte nostra è difficile capire anche il ruolo. Dobbiamo giocare tutti insieme, trovare i giusti automatismi abbiamo giocato molto palla al piede, questo è importante ».\r\nI giocatori ieri, dopo il colloquio con tecnico e dirigenza, sono rimasti da soli nello spogliatoio a confrontarci: «Abbiamo parlato di tutto quando ci siamo riuniti, c’è stata l’umiltà di confrontarci ed è stato importante farlo».\r\nIl numero 28 della Juve si è reso protagonista di un bel gesto, cedendo il rigore procuratosi a Del Piero portandogli il pallone: «Se c’è bisogno posso calciare io, ma lui è al primo posto e ha fatto tanti gol per la Juve. Non è difficile giocare con uno come Alex».\r\n\r\n«Era una partita molto, molto importante per tutti noi: per me, ma per tutti quanti. Abbiamo giocato con umiltà e determinazione, abbiamo meritato di vincere». Così Ciro Ferrara, ai microfoni di Rai1, allontana i fantasmi di un esonero dopo la vittoria sul Napoli che vuol dire qualificazione ai quarti di Coppa italia.\r\nIl tecnico Juve ha commentato anche le indiscrezioni sulla decisione presa oggi dal Cda bianconero di rafforzare la squadra: «In questo periodo ci sono tante indiscrezioni: di sicuro dovremo intervenire sul mercato. Diversi giocatori sono andati via, c’è qualche infortunato: dobbiamo integrare la rosa. Sono molto felice, soprattutto per i ragazzi: io per me sono molto traquillo», ha concluso Ferrara.\r\nNon mollare adesso, perché davanti c’è il Chievo e tante altre sfide: «Abbiamo avuto difficoltà nei primi 10’, il Napoli spingeva sulle fasce e gli abbiamo lasciato spazio per i contropiede a causa di nostri errori. Poi la squadra è stata umile a rispettare le consegne. Mi sono piaciuti tutti per lo spirito. Un risultato importante, questo che ci fa andando avanti: ma è una prestazione che fa bene a tutti, ai più criticati, alcuni sono stati davvero eccellenti. Felici per il 3-0, ma nulla è fatto: la strada è lunga, cerchiamo di recuperare le energie, siamo talmente pochi e davanti c’è il Chievo. La squadra stavolta ha corso bene: il dispendio di energie era superiore quando andavano male le cose, ma stavolta pur col rombo eravamo più compatti».\r\nL’uruguaiano Caceres è uscito verso la fine per un problemino, ma il tecnico bianconero minimizza: «Caceres? Non credo ci siano problemi: era un po’ affaticato, non credo si debba fermare. Caceres e De Ceglie hanno fatto davvero bene: Martin ha un entusiasmo incredibile, ha voglia di mettersi in mostra, Paolo è uno forte forte dal punto di vista fisico. Questi due hanno valore e sono di prospettiva. Il rombo? Oggi non avevo molte soluzioni: meglio non snaturare le qualità dei giocatori d’attacco: ognuno stava nella sua posizione, Diego era l’unico che poteva fare l’esterno, ma nonostante la qualità del Napoli ho pensato che Diego poteva sfruttare meglio le sue qualità”.\r\nVisto che il tecnico si è paragonato a Rocky e Del Piero lo ha ‘salvato’, la battuta sembra ovvia. Così come la replica di Ciro: «Se io sono Rocky, Del Piero è la mia Adriana? Beh, Adriana era più carina di Del Piero…».\r\n\r\nCredits: TuttoSport\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it