La Juve attende nuove anche sul fronte manovra stipendi. All’indomani della sentenza per il caso plusvalenze e la nuova penalizzazione, la FIGC fissa l’udienza per il secondo filone di indagini.
La stagione tormentata della Juve non finisce mai. Dopo il crollo verticale in campo contro l’Empoli e la nuova penalizzazione per il caso plusvalenze – con il -10 comminato dalla Corte d’Appello Federale -, i bianconeri dovranno affrontare un nuovo processo. È arrivata infatti la comunicazione della fissazione dell’udienza presso il Tribunale Federale per il filone legato alla manovra stipendi.
La FIGC ha fissato per giovedì 15 giugno la prima udienza presso il Tribunale Federale per discutere del caso legato alla cosiddetta manovra stipendi. La Procura ha deferito i dirigenti apicali per la violazione dell’articolo 4 e la Juve per l’articolo 6. Nel procedimento sono compresi i filoni relativi al rapporto con gli agenti e alle partnership sospette.
Il club può ancora patteggiare e ottenere uno sconto di un terzo della pena, oppure andare a processo. Se dovessero arrivare altri punti di penalizzazione, la partecipazione alle coppe europee sarebbe impossibile. L’obiettivo è quello di chiudere il tutto entro il 30 giugno in modo che tutti gli effetti ricadano sulla stagione sportiva in corso e si possa ripartire da zero l’anno prossimo. Sempre che la Juve non decida poi di ricorrere alla Corte d’Appello Federale, che potrebbe aggiungersi al secondo ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni per il caso plusvalenze.