Juve macchina da gol: 10 in 3 partite, non succedeva da 36 anni

Massimiliano Allegri continua ad essere discusso per il gioco, ma la sua Juve vince e miete record su record: mai così tanti gol dal 1981

La quarta Juve di Massimiliano Allegri è una macchina da gol. Il tecnico livornese continua ad essere discusso da una parte della critica e della tifoseria bianconera, ma i risultati sono dalla sua parte e anche i record. Tanti quelli raggiunti nei tre anni precedenti, di più di quelli del predecessore Antonio Conte. Resterà negli almanacchi del calcio, così come resterà questo inizio super di stagione. Una stagione iniziata tra mille critiche alla dirigenza per un mercato a detta di molti che avrebbe indebolito la rosa.

Sono andati via Bonucci, Dani Alves, Lemina e Rincon; sono arrivati Szczesny, Howedes, De Sciglio, Matuidi, Bentancur, Douglas Costa e Bernardeschi. Forse la Juve ha perso qualcosa a livello di solidità difensiva, ma indubbiamente a centrocampo si è guadagnato e in attacco pure. Sarà anche per questo che, come non succedeva dal 1981, nelle prime tre giornate la Juventus 2017-2018 ha messo a segno ben 10 reti. Allora, fu Giovanni Trapattoni ad esordire con il botto rifilando 6 reti al debutto contro il Cesena, poi una sola all’Avellino e 3 al Como. Al termine della stagione 1981-1982 arrivo il 20° scudetto per Bettega, Rossi e compagnia.

Se il buongiorno si vede dal mattino, pur con una fase difensiva da migliorare, quest’anno la Juventus promette spettacolo. Rispetto alla passata stagione sono state messe a segno già 4 reti in più, 8 in più rispetto alla stagione ancora prima, la 2015-2016. Anche nel 2014-2015 arrivarono 9 punti in tre giornate, ma con solo 4 reti all’attivo, mentre al primo anno di Conte arrivarono 7 punti frutto di 6 reti.

Dybala faro Juve

Gran parte del merito del boom stagionale è di Paulo Dybala, che ha già messo a segno 7 gol, una rete ogni 43,7 minuti. Se continuerà con questa media, al termine della stagione l’ex Palermo avrà raggiunto una cifra mostruosa. A conferma di una maturazione che la maglia numero 10 ha definitivamente consacrato.