E’ tempo di conti in casa Juventus, e non soltanto sportivi. Dopo aver superato la crisi con il cambio di allenatore e il ritorno a un filotto di vittorie, il presidente Jean Claude Blanc illustrerà stamattina al Consiglio di Amministrazione al completo (c’era pure Khaled Fareg Zentuti, il rappresentante della Lafico che ieri sera sedeva in tribuna all’Olimpico per assistera al match di ritorno contro l’Ajax) il bilancio dei primi sei mesi dell’esercizio 2009-10 (da luglio a dicembre 2009): i numeri sono in linea con quelli della passata stagione perché su questa semestrale non inciderà ancora l’esclusione dalla Champions e i mancati ricavi, dai 15 ai 20 milioni di euro. \r\n\r\nMISSIONE FINALE – Semmai, il danno economico si farà sentire sulla prossima semestrale, quella che comprende il periodo da gennaio a giugno 2010, dove mancheranno i cospicui introiti dell’Uefa. «Per compensare l’esclusione dai soli ottavi di Champions, si dovrebbe arrivare in finale nell’Europa League»: è sufficiente questa constatazione di Michele Bergero, direttore finanziario della Juventus, per capire come l’ex coppa Uefa abbia, a livello sportivo, quasi lo stesso appeal della Champions, visto le avversarie di livello che la Juventus ha trovato, ma che da un punto di vista economico sia una competizione fortemente di minor impatto.\r\n\r\nEFFETTI COLLATERALI – La differenza sono appunto dai 15 ai 20 milioni: 6-7 verrebbero a mancare in termini di introiti garantiti dal’Uefa e dall’incasso del mancato ottavo di finale (di solito l’Olimpico è esaurito), gli altri riguarderebbero l’indotto, ovvero i contratti commerciali, le presenze allo stadio e le vendita del merchandising. Si tratta di effetti collaterali che gravano sulle casse della società e dovrà essere il club a cercare altre vie per compensarle oppure dovrà limitare le uscite.\r\n\r\nCredits: TuttoSport\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it