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Juve-Lazio, fissato l’incontro per Milinkovic-Savic

La trattativa entra nel vivo e si può arrivare alla conclusione in poco tempo: accordo col giocatore, serve l’ok di Lotito.

La Juve prova a chiudere per Milinkovic-Savic. Accelerata in vista da parte dei bianconeri, che incontreranno la Lazio per trovare un accordo sul trasferimento. Manca ancora l’ok sulla formula, ma c’è ottimismo.

La Juve vuole un colpo importante prima dell’inizio del ritiro estivo. Fra tre settimane i bianconeri si ritroveranno alla Continassa per cominciare i test di inizio stagione e Max Allegri si aspetta di avere già elementi su cui formare la squadra per la prossima stagione. Il reparti su cui la dirigenza si sta concentrando è il centrocampo. Piace molto Davide Frattesi, ma su di lui potrebbe scatenarsi un’asta al rialzo alla quale la Juve non vuole partecipare. E dunque si torna forte sul vecchio pallino, Sergej Milinkovic-Savic.

Mercato Juve, incontro fissato per Milinkovic-Savic: vertice con la Lazio per chiudere il colpo

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Sembra ormai confermato che fra la Juve e Milinkovic-Savic ci sia un accordo di massima su ingaggio e durata del contratto. Il serbo è in scadenza nel 2024 e non ha alcuna intenzione di rinnovare con la Lazio. E dunque la cessione è obbligatoria, anche se Claudio Lotito non molla. La valutazione che il patron biancoceleste fa del Sergente è di 35-40 milioni. Troppi per la Juve che vuole strappare un accordo a cifre inferiori.

Secondo quanto riporta La Repubblica nel corso della prossima settimana le due società si incontreranno per provare a chiudere. Oltre alla parte cash, i bianconeri sono sempre disposti a inserire una contropartita tecnica. Una è Luca Pellegrini, che potrebbe rimanere a Roma dopo i 6 mesi di prestito. Maurizio Sarri continua a chiedere Nicolò Rovella, anche se la Juve su di lui fa resistenza. Come piano B è spuntato il nome di Denis Zakaria, anche lui gradito al tecnico toscano. Possibile quindi che già nei prossimi giorni ci possano essere sviluppi.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni