Juve-Lazio 2-2: il meglio e il peggio visto ieri sera all’Allianz Stadium secondo il “giudizio di Dio”.
PERIN 6 – E’ il 94esimo e lui dopo essere stato bombardato tutta la partita si accomoda a leggere le avventure di Nonna Abelarda, Soldino e Trottolino. Non c’è da stupirsi che venga infilzato come una scatoletta di tonno.
CUADRADO 4.5 – Non era in ballo nulla. Per fortuna. Perde quella palla come il cattivo di 007 che invece di uccidere l’eroe, si limita a spiegargli il piano sin nei minimi dettagli.
CHIELLINI 9.5 – Si è preparato a lungo per questo giorno. Ha letto la Tempesta di Shakespeare analizzandola a fondo, ma poi Zaccagni gli dice che non è l’ultima opera del Bardo e lui entra in crisi e chiede il cambio al diciassettesimo.
BONUCCI 6 – E’ triste. Rimane l’ultimo spostatore di equilibri ad aver vinto qualcosa con la Juve e canticchia: Spero che ritorni presto l’era del cinghiale bianconero.
DE LIGT 6.5 – Entra declamando, con dedica a Chiellini e Dybala, il Paradiso perduto di Milton; è stato a fare il corso serale con Allegri e Nedved di Letteratura inglese.
ALEX SANDRO 4 – Entra in campo dopo aver visto Guerre Stellari. Il primo e unico. Tutto il resto più che storie, o film, sono pupazzetti. E per un errore di traduzione invece della forza, si aggancia alla debolezza. Sente la voce di Allegri nelle orecchie: usa la debolezza Alex Sandro.
MIRETTI 6.5 – Pare che quando il figlio di Allegri si sia fatto la comunione, Miretti gli abbia fregato l’ostia. Altrimenti è inspiegabile la ragione per cui non sia diventato titolare quest’anno, mentre era circondato dai protagonisti di The Walking Dead, gli zombie stessi: Arthur, Rabiot etc.
LOCATELLI 5 – Rientra in formato ultima versione di Robin Hood, quella con Jamie Foxx, che pare finito lì per aver perso una scommessa. Il film ha anche qualche idea (sembra che cominci in Iraq e finisca in una sorta di Geniva 2001-Seattle) però sembra girato a casa del produttore in una piazza larga 3 metri per tre, in cui Allegri gli ha detto: mai passarla in avanti o a Miretti che quello vuole segnare.
AKE’ 5.5 – Entra nel momento in cui nessuno ha più voglia di giocare. Lui che aveva portato del Lonzino stagionato, da affettare sulla fascia destra, viene evitato da tutti e sgroppa come Critone, il centauro della mitologia greca che si diletta di filosofia: ma uovo di colombo cosa significa? Nessuno risponde.
BERNARDESCHI 6 – Ha organizzato una cena con Arrivabene, per convincerlo a rinnovargli il contratto. Risotto ai funghi, ma il dirigente è allergico e, il tifoso spera che questo ne comprometta la riconferma.
DYBALA 8 – Si è tolto l’ultimo sfizio. Ha comprato la chitarra di Toto Cutugno, all’asta, che voleva il figlio di John Elkann, Oceano, e gliel’ ha venduta al doppio. A lui Toto Cutugno fa schifo.
MORATA 7 – Acquistata la collezione di Playboy, dalle origini a oggi, da CR7, dopo un lunghissimo tira e molla, gioca libero da pensieri e increspature.
VLAHOVIC 7 – Allegri gli ha detto cosa deve leggere per continuare a giocare in questa squadra anche l’anno prossimo: Robinson Crusoè. Parlare dei classici, con i difensori avversari lo aiuterà a superare i problemi psicologici dovuti alla solitudine. Però se vuole, ogni 20 minuti, una telefonata in panchina può farla.
ALLEGRI 5 – La partita non conta nulla. Lui lo sa. Si porta da leggere in panchina, tanto che altro rimane da fare; il suo stipendio arriva con bonifico e lui è stato riconfermato in sella anche per la prossima stagione: Pensare come un cavallo, Il potere segreto del cavallo, Comunicare con il cavallo, Il cavallo medicina per l’anima. Sarà per questo che sbaglia i cambi, fa chiudere tutti in difesa e si dimentica di fare uscire Bernardeschi a prendere i fischi.
TENET IN THE DARK – Una vita a prendere in giro gli interisti per il contatto Iuliano Ronaldo. Ieri, quando finalmente l’AIA da ragione alla Juve (con 24 anni di ritardo), si protesta per l’atterramento di Cuadrado dinanzi all’aria avversaria? Ma anche no, per cortesia.