Juve-Inter si giocherà a porte chiuse a causa dell’emergenza coronavirus, ma al di là della questione umana, sta tenendo banco anche quella economica. A pagare, infatti, saranno solo i tifosi che avevano acquistato il biglietto per la partita e gli abbonati. Così come altri 10 club di Serie A, i bianconeri non prevedono alcun rimborso in caso di disputa di una partita a porte chiuse. Doppia beffa, dunque, per i supporters della Vecchia Signora, che non solo non potranno assistere ad un evento che magari avevano “conquistato” con sacrifici lavorativi, ma non riavranno nemmeno indietro la cifra spesa.
Si tratta di una clausola molto discussa e che è finita anche nel mirino dell’Antitrust. In attesa del pronunciamento del garante, la Juventus di Andrea Agnelli si frega le mani perché l’incasso è salvo. Per farsi un’idea, lo scorso anno il derby d’Italia con l’Inter fruttò un incasso di oltre 3 milioni di euro. Quelli che non possono essere salvati sono gli introiti extra: store, museo, consumazioni nei bar e nei ristoranti, un surplus che è stato calcolato all’incirca in 1 milione di euro.
Intanto, si attende ancora la decisione in merito alla diretta TV: Juventus-Inter potrebbe essere trasmessa in chiaro. Una magra consolazione per i tifosi doppiamente beffati.