Juve-Inter 2-0: Fagioli cresce bene, Kostic galoppa

Juve-Inter 2-0, le pagelle con il giudizio di Dio: Cuadrado è ormai l’ombra di quello che fu, Allegri trova la quadra

Juve-Inter 2-0: le pagelle col giudizio di Dio, i migliori e i peggiori del derby d’Italia vinto ieri sera dai bianconeri all’Allianz Stadium.

SZCZESNY 6.5 – Dopo aver parlato con il magazziniere, si era fatto portare il lettino prendisole e i primi tre albi delle grandi storie Bonelli: 2 di Zagor e 1 di Tex; ma visto il super lavoro, tra primo e secondo tempo, non è riuscito nemmeno a farci una storia su Instagram.

DANILO 6 – Andare a braccetto per funghi nell’area interista, con il cestino sotto l’altro braccio, insieme all’amico di sempre, De Vrij, mentre si canticchia: che fretta c’era, maledetta primavera.

BREMER 6.5 – Ritemprato dalla lettura di Giordano Bruno, (nemico e d’ogni fede- nerazzurra) distribuito da Cherubini nello spogliatoio, difende come un antico capitano di ventura l’area assediata.

ALEX SANDRO 6 – Un calciatore, anche se un super calciatore è forte come i suoi sogni e i suoi ideali. Peccato che si ricordi di questa frase solo nel secondo tempo, perché nel primo segue gli insegnamenti di Jarvis, il maggiordomo degli Avengers, che gli ripete che ci sono vari momenti nella partita, e varie fasi della partita stessa e chi va piano, va sano e lontano.

CUADRADO 5 – L’ombra di colui che fu; spinge poco e difende male. Reduce dalla lettura di: “l’amore ai tempi dell’odio”, un libro che lo ha lasciato perplesso: una versione storica (dal 1929 al 1935) di Novella 2000. Che parte dalla bohème berlinese di quegli anni e arriva a un nulla cosmico come la sua partita. Tanto che nel rivedere gli highlights mi sono domandato: ma ha giocato?

LOCATELLI 6.5 – Come il capitano Nemo. Nel primo tempo si perde alla ricerca dell’ingranaggio per cui non riesce a mettere in moto il Nautilus; nel secondo si accorge che aveva dimenticato le chiavi nello spogliatoio. Corre a prenderle e il centrocampo parte.

FAGIOLI 7 – Cantami o diva del sabaudo Fagioli, il gol funesto che infiniti addusse lutti ai prescritti.

RABIOT 6,5 – Sblocca la partita, certo. Poi si ricorda della serata a casa Arrivabene e dell’essere rimasto in ginocchio sui ceci, dopo aver rotto due bicchieri, mentre serviva i cocktail Bellini, e allora commette due boiate clamorose che, per fortuna non costano la partita.

KOSTIC 7.5 – Se Jascin beveva un cicchetto di vodka, prima di scendere in campo, Kostic, per rimanere fedele alla canzone di Furia, cantata da Mal, il bravo frontman dei Primitives, s’è fatto due caffè, per galoppare su quella fascia ventre a terra.

MIRETTI 6 – Posizionato in un ruolo non suo, sembra il grigliere di Agnelli che deve scegliere se arrostire la carne o il grasso quando sono invitati i calciatori della Juve rei di pessime partite.

DI MARIA SV – Allenamenti per il mondiale.

MILIK 5 – Travolto e abbandonato da un insolito destino nell’azzurro mare di novembre, come qualsiasi altro attaccante della Juve in questa stagione.

CHIESA 6 – Dopo aver visto questa partita anche James Bond si è rifiutato di indagare: il mistero costruito attorno alle sue non convocazioni è troppo anche per lui. I prossimi interpellati per indagare sono: Sherlock Holmes, Philo Vance ed Hercule Poirot.

ALLEGRI 6 – Trova finalmente la quadra: la squadra non gioca nel primo tempo, ma osserva i risultati delle corse dei levrieri e comincia a galoppare nel secondo tempo. Preparare una partita intera è troppo; meglio lavorare per 45 minuti, il primo tempo soffre la programmazione troppo intensa di Netflix. Da vedere se tra due mesi riprenderà a mettere Pinsoglio centravanti.

ARRIVABENE 4 – In “Il buono, il brutto e il cattivo” ritrasmesso di recente su Rai Movie, Lee Van Cleef è Sentenza, perché ogni volta che impugna la pistola, ammazza qualcuno. Maurizio ha lo stesso soprannome: ogni volta che parla fa danni.

TENET IN THE DARK – Quindi se uno ti prende per il braccio e ti impedisce di muoverti, è normale; si è amici, è fairplay e si va assieme al bar a celebrare il terzo tempo. A parti invertite il presidente del senato, avrebbe chiuso anche la camera.