L’esterno della Juventus, Samuel Iling Jr racconta i suoi primi anni nel calcio, i sacrifici fatti e la ragione dietro la scelta di scegliere Torino.
Stellina della Next Gen prima e talento della prima squadra della Juventus, Samuel Iling Jr ha deciso di raccontarsi insieme al compagno di squadra Timothy Weah. Ospiti entrambi della nuova puntata del podcast della Juventus: “Stories of Strenght“.
Queste le parole dell’esterno inglese della Juventus Samuel Iling Jr.
“Me ne sono andato a 16 anni, introdotto in un nuovo mondo. Ero diventato indipendente, non è stato facile. È andata bene, sono diventato appunto indipendente. Ho capito come cucinare, ho capito come organizzare le bollette, le finanze. Ha aiutato. I miei genitori mi hanno aiutato, andavano avanti e indietro per aiutarmi. Erano a due ore di distanza. Certo che ero spaventato, poi ho capito. Va bene, tutto ok”.
Iling poi continua: “La mia famiglia veniva il venerdì, stavo con loro il weekend e rientravano il lunedì. Il ciclo era quello. Ora è un po’ divers, vengono solo se c’è una partita in casa o in trasferta. I primi due hanno sono venuti sempre qui, volevano sapere come andasse, se ero in pari con i programmi”.
L’arrivo a Torino: “Quando sono arrivato a Torino la prima volta ero al convitto, ero con tutti i compagni, tre mesi con loro. Mi ha aiutato. eravamo sempre insieme, la stessa routine, parli e hai questo ciclo continuo, come un camp che non finisce mai. Per tutta la stagione eccetto l’estate. Lo fai per due anni e crei legami per la vita. Non è stato complicato arrivare in prima squadra, siamo sempre da una parte e dall’altra.Avevo già fatto allenamenti con la prima squadra, c’erano giocatori che parlavano inglese, conosco un po’ di italian, parlo anche francese. Che aiuta”.
Iling Jr poi chiude parlando della decisione di scegliere la Juventus:”È stata una non-decisione. la Juve ha una mentalità vincente, vincere è tutto. Se non è vincere, non si parla d’altro. Nella tua carriera vuoi vincere e arrivare qui ti permette di farlo. Sono inglese ma il mio lavoro è a Torino”.