Il presidente del Lille, Olivier Letang, ha rilasciato un’intervista spendendo parole d’elogio nei confronti della Juve e di Thiago Motta.
Questa sera alle ore 21 la Juve di Thiago Motta affronterà il Lille nel quarto impegno, valido per la Champions League. Dopo la batosta casalinga rifilata dallo Stoccarda, i bianconeri ripartono dai francesi per rialzare la testa in Europa. Per tale appuntamento, il presidente del club transalpino, Olivier Letang, ha rilasciato un’interessante intervista ai taccuini di Tuttosport, spendendo parole di elogio nei confronti dei bianconeri e del tecnico ex Bologna.
Sulla sfida con la Juve
“Sarà una partita di Champions League contro un club tanto, tanto grande. Non ci sarà da fare il paragone con le gare contro il Lione o l’Atletico Madrid. Si tratterà della prima volta che il LOSC sfida la Juventus per cui sarà un momento speciale. Le ultime partite sono alle spalle, fanno parte della nostra storia, resteranno momenti grandiosi. Ma dobbiamo guardare avanti. Nello sport di alto livello la cosa più importante non è la partita che abbiamo appena giocato, ma quella che verrà. Sarà una sfida enorme per il nostro club. Pur avendo ottenuto grandi risultati non abbiamo vinto nulla, quindi la cosa più importante ora è ciò che faremo fino al maggio 2025. Dobbiamo mantenere gli stessi standard elevati e continuare a progredire. I grandi club sono quelli che vincono a lungo termine“.
Su Genesio
“Bruno, lo staff, i giocatori e la società hanno fatto un lavoro bellissimo. Adesso ci aspetta la Juve. La Juventus, per quello che rappresenta, per la sua storia e le sue risorse finanziarie, sarà la favorita. Sono orgoglioso dei risultati ottenuti e delle grandi prestazioni di Genesio alla guida della squadra. Volevo assolutamente lavorare con lui perché abbiamo molto in comune, umanamente e professionalmente: si adatta ai valori del club, ha ottenuto risultati ovunque sia stato ed è un allenatore molto aziendale. È un piacere lavorare con Bruno ogni giorno. Era una scelta ovvia, per questo è stato l’unico tecnico che ho contattato“.
Sulla Juve
“Innanzitutto, per quanto riguarda il club, è un mostro: stiamo parlando del più vincente d’Italia con 71 titoli. È una società gigante. Come il Real Madrid, la squadra vince perché il club è molto forte, con manager forti, un allenatore e un’organizzazione molto forti e una cultura di alti standard a ogni livello. Tuttavia la società ha avuto le sue difficoltà negli ultimi anni e ha bisogno di tempo per tornare alle origini. Non ci sono mai miracoli. Credo nel lavoro a lungo termine. Non si possono cambiare le cose con uno schiocco di dita. Se non temessimo la Juve, saremmo dei matti… Ho e abbiamo un immenso rispetto per questo grande club. Ma il rispetto non significa che non possiamo essere ambiziosi e puntare a vincere. Il nostro DNA è quello di voler vincere ogni partita“.
Su Thiago Motta
“Conosco Thiago davvero bene. Abbiamo discusso molto nei 5 anni trascorsi insieme al PSG. Scambi di opinioni sul calcio, sul gioco, sulla costruzione di un progetto. Lui era l’architetto della squadra, la mente. Thiago è stato un giocatore incredibile, ha vinto molti titoli tra cui la Champions League sia con il Barcellona che con l’Inter, ha una enorme conoscenza del calcio, è poliglotta ed è anche un uomo che apprezzo moltissimo. Durante le nostre dissertazioni gli ho sempre detto che sarebbe stato un grande allenatore. È stato molto intelligente a cominciare con una squadra giovanile prima di passare ai professionisti. Quello che ha fatto con il Bologna è degno di nota. I dirigenti della Juve hanno fatto la scelta migliore ingaggiandolo. Credetemi, farà grandi cose come allenatore trovando il club giusto con l’ambiente giusto perché un tecnico non può avere successo senza un club forte con un’organizzazione molto, molto professionale. Quindi io amo Thiago!“.
Su David
“David attraversa un periodo favorevole, ma anche in questo caso Jona sfoggia buone prestazioni perché c’è una squadra dietro di lui, un gruppo, giocatori che lavorano sodo e gli permettono di realizzare gol. La chiave della partita sarà il collettivo. Come contro il Real, tutto il club e tutta la squadra dovranno giocare una partita perfetta se vogliamo ottenere un risultato positivo. La Juve è favorita, ma noi abbiamo le nostre qualità e i nostri argomenti da far valere. Rinnovo? Stiamo parlando con Jona e lui ha una proposta in mano. Ha detto che il LOSC è il suo club. Le nostre discussioni devono però rimanere tra noi“.