Juve, gli infortuni bloccano la risalita: il dato è impressionante
Gli infortuni in casa Juve sono un grosso problema. L’infermeria del J Medical è sempre strapiena e la squadra ne ha risentito in maniera fortemente negativa. E il dato sulle gare saltate è davvero impressionante.
La stagione della Juve è fortemente travagliata. Sul campo la squadra sta facendo molta fatica da inizio stagione. L’eliminazione nel girone di Champions League è una ferita che sanguina ancora, viste anche le modalità con cui è arrivata. 5 sconfitte su 6 gare disputate e ultimi a pari punti con il Maccabi Haifa, salvati solamente dalla differenza reti che ha spinto i bianconeri in Europa League. Anche in campionato le difficoltà sono state moltissime. Nei primi mesi i risultati negativi si susseguivano e i tifosi chiedevano con insistenza l’esonero di Massimiliano Allegri.
Poi la risalita improvvisa con le 8 vittorie consecutive senza subire gol che hanno portato la Juve fino al secondo posto in classifica, sempre lontanissima dal Napoli capolista ma almeno in piena zona Champions League. Poi la penalizzazione di 15 punti inflitta dalla Corte d’Appello Federale ed il 13esimo posto, con la scoppola subita a Napoli, il pareggio in rimonta con l’Atalanta e la sconfitta col Monza che hanno di nuovo fatto sprofondare la fiducia dei tifosi. Allegri ha sempre posto l’accento sulle tante assenze e, per quanto possa essere un alibi costruito per nascondere altre difficoltà, il tecnico livornese non ha tutti i torti.
Juve, una marea di infortuni
Come riporta la Gazzetta dello Sport, infatti, quest’anno la Juve ha fatto segnare il record di infortuni degli ultimi 5 anni. Peggio dello scorso anno quando si era registrato il tasso più alto, con 0.92 infortuni a partita. Nella stagione in corso la media è addirittura di 1.32 infortuni a gara, per un totale di 180 partite saltate dai tesserati bianconeri per infortunio. Il caso più eclatante è quello di Paul Pogba, mai sceso in campo finora, ma ci sono anche Bonucci, Di Maria, Milik e Vlahovic tra gli assenti più frequenti. E siamo solo a metà stagione.