Giuntoli è stato chiamato per ricostruire la Juve e ha preso in mano le redini del lavoro da attuare dopo la rivoluzione dello scorso anno. E il suo mirino è puntato su Napoli.
Stasera contro il Verona per la Juve c’è la possibilità di tornare in vetta alla classifica di Serie A. 124 giornate, più di tre anni. C’era ancora Maurizio Sarri sulla panchina bianconera, nell’ultimo giorno dopo aver conquistato il nono Scudetto consecutivo. Da lì in poi non è più accaduto.
Servirà battere gli scaligeri, cosa tutt’altro che scontata, e domani l’Inter e il Milan possono comunque operare il controsorpasso vincendo rispettivamente con Roma e Napoli, ma intanto per Max Allegri sarebbe un passo importante. Il tecnico continua a mantenere alta l’attenzione ponendo l’obiettivo sul ritorno in Champions League, ma la vittoria di San Siro autorizza a pensare a qualcosa di più. Magari a gennaio arriverà un ritocchino sul mercato da parte di Cristiano Giuntoli, che pensa anche alla ricostruzione della società.
Giuntoli è stato indicato dalla proprietà come l’uomo che dovrà rifondare la società dopo la rivoluzione e le vicissitudini di un anno fa. Il Football Director ha pieni poteri e sta organizzando la ricostruzione. Sul mercato giocatori ha potuto fare poco per via dei vincoli economici, ma nei prossimi mesi opererà per rinforzare lo staff dirigenziale.
L’addio del capo scouting Matteo Tognozzi è stato molto pesante e servirà trovare un sostituto all’altezza. Come riporta Tuttosport, Giuntoli guarda a Napoli, dove ha lasciato diversi collaboratori stretti. Come Giuseppe Pompilio, suo braccio destro e in scadenza il 30 giugno 2024.
Occhi anche su Maurizio Micheli e Leonardo Mantovani, entrambi responsabili dello scouting dei partenopei, e su cui si vocifera una rottura con De Laurentiis. Così come Stefano Stefanelli, attuale ds del Pisa ma storico collaboratore di Giuntoli ai tempi del Carpi.