Maurizio Sarri, allenatore della Juve, prosegue l’isolamento nella sua casa torinese, con l’amico Enrico, detto “I’Bocca”. È lui fare la spesa per il tecnico nato a Napoli ma toscano per origini, pota fuori il cane Ciro e gli tiene compagnia durante le giornate che, da quando sono in vigore le restrizioni per il coronavirus, sembrano quasi interminabili. Il campo gli manca, ma Sarri ne approfitta per guardare tante partite e studiare gli avversari qualora si tornasse in campo prima o poi. Ovviamente, il contatto con gli altri componenti del suo staff è quotidiano, così come il confronto con i giocatori, cui vengono dati ogni giorno dei “compiti” da svolgere.
La famiglia del mister bianconero è però rimasta in Toscana: la moglie Marina e il figlio Nicolé sono al lavoro nell’azienda di cui sono soci e che si occupa di prodotti per ufficio e ottimizzazione di attività amministrative e logistiche aziendali. Rientrando tra le attività ritenuti essenziali, l’attività prosegue regolarmente, ragion per cui la vita per loro va avanti a distanza da Maurizio Sarri. Ferma, invece, la costruzione della nuova casa dell’allenatore della Juve, che dista a pochi chilometri da quella attuale. In questi anni ha messo da parte qualcosa e siccome ha già annunciato che non giocherà a lungo, in vista della pensione si sta preparando una villa adatta al “buen retiro”.
Dal suo isolamento, in questi giorni, Sarri ha anche partecipato attivamente alle discussioni per il taglio degli stipendi, dando supporto e disponibilità incondizionata a Chiellini e al club. Insomma, il tecnico della Juventus si conferma persona responsabile e attenta alle problematiche dell’attualità calcistica e non.