Juve-Empoli 4-0: le pagelle con il giudizio di Dio.
SZCZESNY 6 – Nel secondo tempo può finalmente dedicarsi alla lettura. Il Maxi Tex scorre con difficoltà, a tratti diventa una palla; spera di poter attaccare le ultime quaranta pagine durante la partita di Champions.
RUGANI 6 – A funghi, insieme all’amico micologo Bonucci, sull’azione più pericolosa dell’Empoli; la sbroglia facendo uno spazzone degno del novantesimo.
BONUCCI 5.5 – Ghiotto di porcini, chiodini, champignon e finferli, abbandona Destro, perché trova nella rugiada dello stadio una mazza di tamburo da guinness dei primati.
DANILO 6.5 – È il canta storie della squadra e dopo aver proposto il revival di Ivana Spagna, canticchia il meglio di Matteo Becucci e Scialpi.
CUADRADO 5.5 – Quoque tu Cuadrado? Tocca centinaia di palloni, eppure, nonostante due assiste e 13 selfie, pensa alle migrazioni degli uccelli e alla fine della stagione delle quaglie.
MCKENNIE 7 – A casa Cherubini da Lunedi scorso, leggeva ad alta voce poesie di Giorgio Caproni e le liriche di Mamhood, in attesa del documentario che lo riguarda.
PAREDES 5.5 – Entra al piccolo trotto e si conferma osservatore di razza: osserva i piccioni spaventati che volano all’ennesimo cross sbagliato da Cuadrado, la panchina dell’Empoli dove i vari rincalzi si passano il libro di Zerocalcare, e soprattutto le repliche dell’Attacco dei Giganti, sull’orologio dell’arbitro in occasione del primo gol di Rabiot.
RABIOT 7.5 – Non vedeva un 7.5 in pagella da quando la maestra delle elementari non gli fece scrivere la recensione del cartone Spirit, il mustang selvaggio.
LOCATELLI 7 – Rinfrancato dal mercoledì passato a casa di Arrivabene, a snocciolare le olive, mentre l’Amministratore delegato si divertiva con gli amici, ricostruendo il ballo “incanto sotto il mare”.
KOSTIC 7 – È di un altro pianeta. Invece di passarla indietro, crossa, proprio come Babe, il maialino coraggioso, che si diverte a giocare con il Castoro Lillo.
KEAN 7 – Dopo essersi laureato campione di ballo per musica da camera e affumicatore di ventresca, segna anche un bel gol.
SAMUEL ILING JR 6 – Bell’assist nei 5 minuti concessigli. Chissà quando lo rivedremo in campo.
VLAHOVIC 5 – Dopo essersi arrabattato anche durante la settimana maledetta, quella che ha fatto perdere punti alla squadra, ha provato a finire di leggere Memorie di un cuoco di astronave, ma non ha capito che non lo ha scritto Cristina Parodi.
MILIK 5 – Turbato dal premio nobel alla scrittrice francese Annie Ernaux, ha inviato una mail di protesta, perché dal suo punto di vista il vincitore (o la vincitrice) avrebbe dovuto essere uno scrittore di fantascienza o al massimo un commentatore sportivo.
MIRETTI 6 – Esce dalle prigioni di Allegri per pochi minuti, vi ritornerà e resterà ivi ben sigillato, ma almeno ha da leggere: l’abbonamento degli ultimi 12 anni della rivista “a caval giocato, non si guarda in bocca!”
ALLEGRI 6 – Si vede che ha studiato. L’uscita del film Brado, di Kim Rossi Staurt, lo ha fatto riflettere. Le vittorie di corto muso, giungono alla fine, e non dopo essersi rilassati per tutta la partita. Quindi la sua squadra è cambiata: lascia sfogare gli avversari e riposata, prende possesso dell’ippodromo dopo il quarto giro, nel secondo tempo.
ARRIVABENE 4 – Appassionato di Curling, continua aa acquistare giocatori che possano accompagnarlo il giovedì a Pinerolo, per potersi mettere in mostra. È terrorizzato dalla possibilità che la Juve si qualifichi in Europa League
TENET IN THE DARK – Bisogna ringraziare il Var; se ci fosse stata anche la doppietta di Kean, oltre a quella di Rabiot, altro che il monologo di Rutger Hauer in Blade Runner e i bastioni di Orione. Sarebbe stato un nuovo capitolo della fantascienza e degli effetti speciali.