E’ arrivata poche ore fa l’ufficialità della riduzione della squalifica di Pogba da parte del TAS, con il francese che dovrà scontare ‘solo’ 18 mesi.
Nei giorni scorsi in casa Juve è tornato prepotentemente di moda il nome di Paul Pogba, che stando a quanto era emerso in un primo momento, si sarebbe visto ridurre la squalifica per doping da 4 anni a 18 mesi.
Notizia che è diventata ufficiale in queste ultime ore, con il TAS che ha confermato la riduzione della penalita. Questo aprirebbe a nuovi scenari, dato che Pogba può tornare ad allenarsi con la squadra da gennaio e a giocare le prime partite ufficiali da marzo, ma la sensazione è che le strade tra il francese e il club della Continassa si separeranno a stretto giro di posta.
La Juve non ha infatti alcuna intenzione di pagare un ingaggio da oltre 10 milioni di euro al francese, soprattutto considerando la sua scarsa condizione atletica che ne impedirebbe il perfetto impiego. In attesa di capire come si evolverà la faccenda, vi riportiamo di seguito la nota ufficiale in merito alla riduzione della squalifica a 18 mesi.
‘Il collegio del TAS ha basato la sua decisione sulle prove e sulle argomentazioni legali addotte secondo cui l’assunzione da parte del Sig. Pogba di DHEA, la sostanza a cui è risultato positivo, non era intenzionale ed era il risultato di un’errata assunzione di DHEA, avendo preso un integratore prescrittogli da un medico in Florida, dopo che al signor Pogba erano state date rassicurazioni sul fatto che il medico, che aveva affermato di curare diversi atleti statunitensi e internazionali di alto livello, era ben informato e sarebbe stato consapevole degli obblighi antidoping di Pogba ai sensi del Codice mondiale antidoping.
Il signor Pogba ha chiesto una sanzione di soli 12 mesi in riconoscimento della presenza di qualche colpa da parte sua (non ha chiesto una determinazione di assenza di colpa o negligenza da parte del collegio CAS). ”NADO Italia ha sostenuto che l’imprudenza del Giocatore era grave e giustificava una squalifica di 4 anni. Il caso di Pogba è stato sostenuto da diversi esperti. Gran parte delle prove fornite da Pogba non hanno trovato opposizione. La giuria del CAS ha stabilito, tuttavia, che il signor Pogba non era esente da colpe e che, in quanto calciatore professionista, avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione date le circostanze‘.