Juve, decisione ufficiale | Rimane a scaldare la panchina: non importa quanto è stato pagato il cartellino
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La Juventus ha investito molto per il suo cartellino ma l’allenatore ha deciso di lasciarlo in panchina, scoppia il caso
La Juventus è ancora imbattuta in questo inizio di campionato. Thiago Motta sta trovando il giusto equilibrio tra la fase offensiva e la copertura difensiva e il successo di Udine consente di avvicinarsi al Napoli capolista, sperando di approfittare dello scontro diretto contro l’Inter del prossimo weekend per racimolare altri punti.
Per farlo i bianconeri dovranno battere il Torino nel derby della Mole, una gara non facile, nonostante il periodo negativo dei granata, privi del proprio terminale offensivo Duvan Zapata e in crisi realizzativa.
La Juventus può, invece, schierare di nuovo in campo Nico Gonzalez e Teun Koopmeiners. I due innesti della campagna acquisti estiva potranno dare maggiore imprevedibilità sotto porta, fornendo anche palloni preziosi a Vlahovic.
Thiago Motta ha, però, stupito spesso con le proprie scelte, inserendo in campo dal primo minuto talenti della Next Gen e preferendo chi si impegna in allenamento rispetto a chi è stato pagato cifre importanti.
Thiago Motta lo ha escluso ancora una volta dall’undici titolare, scoppia il caso
Uno dei giocatori maggiormente esclusi dall’undici iniziale è stato, fin qua, Douglas Luiz. Il centrocampista brasiliano sta facendo fatica a integrarsi in Italia e Motta lo ha relegato in panchina anche a Lille, nel quarto turno di Champions League.
La stessa sorte sta capitando alla propria ragazza, Alisha Lehmann, ingaggiata dalla Juventus femminile sempre dall’Aston Villa. Le aspettative erano alte ma fino a questo momento non ha espresso del tutto il suo potenziale in campo.
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L’allenatore della Juventus l’ha lasciata in panchina nello scontro diretto di campionato
Ha colpito la sua esclusione nella formazione che è stata schierata nel big match dell’ottava giornata di campionato che ha visto le bianconere battere la Roma, mantenendo così la vetta della classifica, con la Fiorentina che resta l’unica a tenere il passo della capolista.
Lehmann è entrata in campo solo al minuto 84, al posto di Girelli. Pur mantenendosi su un livello sufficiente, senza particolari prestazioni negative, non ha ancora raggiunto il massimo della forma e delle capacità per dare il proprio contributo. La scelta di lasciarla panchina è stata anche uno sprono per dare di più e farsi notare anche in allenamento.