L’edizione odierna del ‘Corriere dello Sport’ analizza la posizione di Antonio Conte indagato per le note vicende del calcioscommesse. Ancora una volta, il tecnico bianconero si è detto estraneo ai fatti e nel corso della conferenza stampa di ieri ha espresso tutta la sua – a nostro avviso fondata – perplessità sul fatto di non essere neanche sentito prima di ricevere l’avviso di garanzia. Che ricordiamo, è appunto a garanzia di chi lo riceve non rappresenta alcuna condanna come qualcuno vorrebbe farci credere. Ma cosa succederebbe se davvero Conte dovesse essere squalificato? In caso di stop breve, secondo il quotidiano sportivo romano, il vice Angelo Alessio siederebbe pro-tempore sulla sua panchina, mentre Conte allenerebbe regolarmente in settimana. C’è il precedente di Castori alla guida del Cesena che allenò nonostante i due anni di stop.\r\n\r\nIn caso, a nostro avviso remoto, di lunga squalifica la Juventus sarebbe costretta a trovare una soluzione definitiva: il regolamento non vieta una soluzione pro tempore anche di lunga durata, ma a quel punto una scelta drastica sarebbe più logica. In ogni caso, al momento la Juvecome confermato sempre nel corso della conferenza stampa di ieri da Agnelli – non prende in considerazione nessuna delle due ipotesi.