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Juve, comincia l’era Montero: fra pigne e Monterismo

Comincia l’era Montero alla Juve – Getty Images, jmania.it

Montero comincia la sua esperienza sulla panchina della Juve: sarà lui a traghettare i bianconeri nelle ultime due della stagione.

Mancava ancora l’annuncio ufficiale, che è arrivato in mattinata. Sarà Paolo Montero a traghettare la Juve in queste ultime due giornate di campionato dopo l’esonero di Max Allegri.

Le prossime due giornate di Serie A, le ultime del Campionato 2023/24, vedranno Paolo Montero sulla panchina della Prima Squadra Maschile.

Montero è attualmente il tecnico dell’Under 19 che proprio ieri, 18 maggio, ha concluso il Campionato Primavera 1: questa mattina, domenica 19 maggio, dirigerà il suo primo allenamento con la squadra che poi guiderà nelle partite contro il Bologna (lunedì 20 ore 20.45 al “Dall’Ara”) e contro il Monza, all’Allianz Stadium, in data e orario ancora da definire, match che chiuderà la nostra stagione.

A Paolo, prima leggenda bianconera in campo, poi portatore del DNA Juventus in panchina (come conferma l’Original “Plantar una Semilla”, prodotto da Juventus Creator Lab qualche settimana fa), auguri di buon lavoro per questo doppio impegno“.

Terminata la stagione con la Primavera, per Montero una nuova esperienza, in attesa dell’arrivo di Thiago Motta per la prossima stagione.

Montero e la Juve

Comunicato ufficiale e subito al lavoro. Montero ha diretto in mattinata la sua prima seduta da allenatore della Prima Squadra, alla vigilia dell’esordio con il Bologna. Da allenatore, ma non certo con i colori bianconeri addosso.

Dal 1996 al 2005 ha infatti vestito la maglia da calciatore, con 278 presenze e 6 gol. 5 Scudetti, 3 Supercoppe Italiane, una Supercoppa Europea, una Coppa Intercontinentale e anche una Intertoto per lui in 9 anni. Arrivato a Torino dopo 4 anni all’Atalanta, l’uruguaiano si è imposto come leader assoluto. Tanti trofei e anche tanti cartellini rossi. 16, che rappresenta il record in Serie A – 6 con la Dea e 10 con la Juve.

Le curiosità su di lui

Montero da allenatore – Getty Images, jmania.it

Oltre a ciò che ha fatto vedere in campo, c’è stato anche un Montero extracalcio. Il Pigna, soprannome ricevuto dopo il pugno rifilato a Gigi Di Biagio durante un Inter-Juventus che gli costò tre giornate di squalifica. A volte un po’ sopra le righe, anche quando c’è da difendere i compagni. Come nel 2000, quando i bianconeri tornarono a Torino dopo una sconfitta in Champions League contro il Panathinaikos.

A raccontare l’aneddoto è Carlo Ancelotti, allenatore di quella Juventus. Un gruppo di tifosi aveva aspettato la squadra per contestare e qualcuno spintonò Zidane. Montero, grande amico di Zizou, non se lo fece ripetere due volte e accorse a difendere il francese, picchiando e facendo scappare i contestatori.

Altro aneddoto raccontato invece da David Trezeguet, che ha svelato uno dei metodi di Montero in campo. Il primo intervento doveva essere molto duro per intimorire gli avversari, che venivano continuamente provocati anche verbalmente. L’attaccante francese ha sottolineato come chi se lo trovava vicino cercava sempre di allontanarsi.

E poi un episodio che ha i connotati di una leggenda. Pare infatti che Montero avesse stretto amicizia con un gruppo di ultras del Torino, cosa che non piacque molto ai tifosi della Juventus. In un incontro, l’uruguaiano fece capire ai supporter bianconeri una cosa: “Non me li sceglie mia mamma gli amici, figuratevi voi”.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni