Juve, cessione lampo dell’ultimo minuto: passa alla rivale

ELa Juve definisce una cessione negli ultimi minuti utili per la sessione invernale. Un lungo corteggiamento, la frenata e poi l’accelerazione decisiva che chiude l’accordo in maniera definitiva.

La Juve definisce una cessione importante negli ultimi minuti della sessione invernale. Dopo un lungo corteggiamento ed un iniziale rifiuto, i bianconeri hanno deciso di lasciar partire il calciatore, che approda così alla rivale. Trattativa lunga e difficile anche perché è coinvolta una terza società. Ma alla fine l’operazione è andata in porto e per la Juve si prospetta una nuova e interessante plusvalenza.

Con il momento molto complicato che sta vivendo il club soprattutto fuori dal campo, serve trovare la quadra anche acconsentendo a cessioni che possono essere dolorose e che sarebbero state evitate in altri tempi. Ora però con la pesante sentenza della Corte d’Appello Federale che ha ricacciato la Juve a metà classifica e lontana dalla zona Champions League, la società deve pensare al futuro non solo tecnico ma anche economico. E non importa ciò implica rafforzare una diretta concorrente per gli stessi obiettivi, perché qui c’è in gioco la sostenibilità a lungo termine di un club che rischia di sprofondare in attesa degli sviluppi sul caso legato alla cosiddetta manovra stipendi.

Accordo con la Lazio per Pellegrini

(Photo by Adam Pretty/Getty Images)

Alla fine Luca Pellegrini è diventato un giocatore della Lazio. Dopo un lungo corteggiamento, i biancocelesti sono riusciti a chiudere il cerchio e a strappare il sì della Juve per il terzino che era in prestito all’Eintracht Francoforte.

Si pensava ormai ad una operazione sa sviluppare per giugno, ma invece c’è stata la rapida accelerata ed è arrivata la fumata bianca. Come racconta Gianluca Di Marzio, Pellegrini si trasferisce in prestito fino a giugno con un diritto di riscatto in favore della Lazio a 15 milioni di euro. Per la Juve, il costo a bilancio è stato quasi totalmente abbattuto – 22 milioni di euro pagati nell’estate del 2019. E dunque si prospetta una plusvalenza di oltre 10 milioni di euro. Sempre che il riscatto avvenga.