Juve: centrocampo in difficoltà, solo Emre Can non basterà

Il pareggio casalingo con il Tottenham ha evidenziato tutti i limiti del centrocampo Juve: nella zona nevralgica del campo Allegri ha poche soluzioni, è per questo che si seguono altri obiettivi oltre ad Emre Can

Il centrocampo della Juve negli ultimi anni si è indebolito. È questa la conclusione cui si è arrivati dopo il pareggio casalingo contro il Tottenham, un risultato che mette in salita la qualificazione ai quarti di Champions League. I bianconeri dovranno andare a fare risultato a Wembley, in casa degli Spurs e per quella data Massimiliano Allegri conta di recuperare Blaise Matuidi. Contro Dembélé e Dyer, il tecnico toscano ha opposto un modulo speculare ma per caratteristiche Pjanic e Khedira non sono riusciti a reggere l’impatto, finendo letteralmente schiacciati a ridosso della propria area. Lo scorso anno il 4-2-3-1 ha funzionato, ma solo ed esclusivamente perché anche altri elementi della rosa (Mandzukic su tutti) contribuivano all’interdizione. Quest’anno, però, le cose sono andate diversamente sin dalle prime uscite stagionali.

Se Allegri è passato al centrocampo a tre, infatti, è anche perché ad inizio stagione, in 18 partite, i campioni d’Italia hanno subito qualcosa come 22 reti. Con il 4-3-3, in 16 gare una sola rete subita, mentre appena si è tornati al precedente schieramento tattico, si sono incassati due gol contro il Tottenham. Se per il pari con i ‘galletti’ c’è una responsabilità del mister, c’è anche da sottolineare un aspetto non meno importante: la qualità e la quantità del centrocampo negli ultimi anni si è abbassata notevolmente. Da Marchisio (sano), Pirlo, Vidal e Pogba, si è passati a Marchisio (a meno di mezzo servizio per via dei noti problemi fisici), Pjanic, Khedira, Matuidi, Sturaro e Bentancur.

Il campo dice che quando il bosniaco il tedesco e il francese sono in campo contemporaneamente, il cervello e il cuore della Juve sono in perfetto collegamento e la squadra diventa solida e imperforabile. Appena questo trio si sfalda, però, sono dolori. È anche per questo che per la prossima stagione non basterà un solo innesto in mediana. Ad oggi, sono sicuri della permanenza in bianconero solo Pjanic e Matuidi, con Khedira che ha ancora un altro anno di contratto ed è diviso tra un possibile rinnovo per altri due anni o un futuro in Major League. Bentancur è ancora giovane, anche se già pronto, ma non è detto che resti al 100%. Sturaro e Marchisio, invece, sembrano essere senza dubbio i sacrificabili.

Juve: fuori Sturaro e Marchisio, dentro Emre Can e…

Il ‘Principino’ nei giorni scorsi ha sottolineato che in Italia non vestirà altre maglie se non quella della Juventus, ma non ha chiuso alla possibilità di un’esperienza all’estero. Tutti i segnali vanno in questa direzione, ragion per cui, la dirigenza Juve non si potrà fermare ad Emre Can. Il nazionale tedesco è molto vicino alla firma a parametro zero, ma considerate le due uscite, servirà un altro elemento di talento da aggiungere alla linea mediana. Uno dei nomi più caldi è quello di Dennis Praet della Sampdoria, che ha ammesso nei giorni scorsi i contatti a gennaio con i bianconeri. Non si tratta ancora di un “top”, ma è ritenuto un elemento assai “funzionale” all’economia tattica della Juventus.