Dopo il caso del rigore non assegnato in Juve-Bologna, è spuntato un clamoroso retroscena su Di Bello, con lo stesso arbitro che a fine partita avrebbe parlato con qualche dirigente dei felsinei per spiegare la sua scelta di campo. L’errore del direttore di gara è stato considerato grave, e sia lui che Fourneau (al VAR) sono stati fermati (qui tutti i dettagli). Nella giornata di oggi sono emersi dettagli importanti sul penality non concesso ai rossoblù in occasione dell’intervento di Iling-Junior su Ndoye. Eccoli di seguito.
Dopo le parole che sono venute fuori ieri, dove Di Bello affermava alla panchina del Bologna che quello su Ndoye non fosse rigore “Perché sono arrivati entrambi insieme”, sono arrivati ulteriori dettagli sull’accaduto. Al triplice fischio del match della Juventus il direttore sportivo del club rossoblù, Marco Di Vaio, avrebbe raggiunto l’arbitro nel tunnel, chiedendogli nervosamente spiegazioni sul penality non assegnato. Di Bello, secondo il Corriere dello Sport, avrebbe risposto fermamente: “Perché non ho dato quello su Chiesa”. Il ds del Bologna a quel punto avrebbe chiesto ulteriori delucidazioni, ma sarebbe stato prontamente “allontanato” dal direttore di gara, che avrebbe risposto infastidito “Ma lei che ci fa qui? Se ne deve andare, se ne deve andare!”.