Juve: basta chiacchiere, ora fatti

Ad oggi la scelta di dare la Juve a Pirlo si è rivelata poco azzeccata, Nedved e Paratici non ne azzeccano una senza Marotta

Non è certo facile capire cosa sta capitando alla Juve. Non siamo dentro le questioni al 100%. Possiamo solo immaginare. Dall’esterno sembra tutto abbastanza complicato e forse dall’interno lo è ancora di più. Tuttavia bisogna trovare assolutamente una via di uscita. La Juve ha buttato ulteriori punti contro un Torino abbastanza scarso. Con la partita in discesa e in vantaggio si sono regalati due gol e poi alla fine si è dovuto faticare non poco per portare a casa un misero punto invece che zero. Grazie a quel Ronaldo che qualcuno vorrebbe far fuori e che ha segnato la bellezza di 24 gol in 25 partite di campionato e 31 in 34 presenze in totale quest’anno. Magari farlo fuori in favore di chi non gioca. A volte i tifosi sono più disorientati della stessa Juventus in quanto a giudizi. Anche sugli indisciplinati si è fatto un minestrone al solito per difendere gusti personali su giocatori che però non portano punti alla nostra squadra. Mi chiedo come si possa giudicare fatti senza avere un quadro completo della questione. E’ evidente come non tutte le notizie che ci arrivano possono essere vere o possono essere complete. In funzione di ciò bisognerebbe fidarsi di chi prende le decisioni, in questo caso la società. D’altronde è sotto gli occhi di tutti come si sarebbe potuto vincere il derby anche senza i festaioli.

Dybala, Arthur e McKennie in debito con la Juve

E’ comunque di oggi la scelta di reintegrare Dybala, Arthur e McKennie. Perfetto abbiamo bisogno anche di loro per questo fine di stagione. A naso il loro comportamento non è stato professionale. Al netto delle prestazioni sono tutti e tre in debito con la società. Almeno per quest’anno. Dybala ha fatto in passato quasi 100 gol con la Juve e ha sicuramente contribuito a molte vittorie lui, ma è anche il vice capitano e non gioca da un anno nonostante vanti il secondo contratto più alto nella rosa. Arthur è stato pagato uno sproposito e non ha reso per quanto è stato l’esborso, anche lui non prende noccioline e una sua cavolata ci è costata 3 punti contro il Benevento e un’onta storica. McKennie è un miracolato, non è giocatore che nessuno avrebbe mai pensato alla Juve, probabilmente neppure lui se stesso. Ha fatto alcuni bei gol ma siamo ancora lontani dall’esser entrati nella storia della Juve. Molto lontani. Mi auguro abbiano capito oggi e si mettano a lavorare a testa bassa. Sono molto agevolati dal fatto che gli stadi siano chiusi. Non credo che i tifosi sarebbero stati teneri. Le feste si fanno quando le cose vanno bene. Quando le cose vanno male non c’è nulla da festeggiare.

Il nuovo corso Paratici-Nedved non ne azzecca una

Per quanto riguarda il cosa faremo. Agnelli pare abbia visto Allegri per guardare il derby insieme. Checché ne dicano gli antiallegri tutto questo sfacelo è iniziato con l’allontanamento di Allegri e prima di lui di Marotta. Da allora si è persa la via. Nedved e Paratici hanno pensato di intraprendere un nuovo corso. Era lecito. Peccato che da allora non ne abbiano azzeccato una. Mi auguro che Allegri gli abbia dato qualche dritta e che abbia illuminato il presidente perché errare è umano ma perseverare è diabolico. Pirlo ad oggi non sembra stata una buona idea. I fatti dicono questo. Mi da l’idea di uno Stramaccioni. Catapultato in un mondo troppo più grande di lui non sembra capirci molto. D’altronde Danilo davanti alla difesa lo abbiamo visto tutti come abbiamo visto Szczesny e Kulusevski impresentabili. Ora l’Atalanta ci ha sorpassato e il Napoli ci ha raggiunto. Adesso abbiamo Napoli Genoa e poi Atalanta a Bergamo. A questo punto Juventus Napoli diventa decisiva. Decisiva per la qualificazione Champions, che non può assolutamente esser fallita.