Juventus-Milan è stata un fallimento annunciato. La squadra era già sfilacciata nelle partite addietro e raggranellava qualche risultato (Fiorentina, Torino, Udinese) per il rotto della cuffia. Chi ha visto le partite sa di una squadra che prende gol da tutti, praticamente da oltre 10 partite di fila, che produce pochissimo gioco, che tira in porta pochissimo (ieri con il Milan una volta sola). La sensazione è che Pirlo da tempo avesse perso il polso della situazione. L’uscita con il Porto fu quantomeno un segnale di una squadra sgangherata, ma poi sono venute altre belle figure come quella con il Benevento, che l’unica vittoria del girone di ritorno l’ha fatta proprio contro di noi ed oggi sta bellamente retrocedendo. Tutti questi segnali sono stati sottostimati dalla dirigenza. Si è preferito non intervenire non si sa se per fiducia o per non ammettere di aver fallito, perchè ad oggi se Pirlo ha fallito, con lui hanno fallito chi lo ha messo e soprattutto chi ha iniziato questo effetto domino che è partito con l’esonero di Allegri, che lo scudetto vinto poi a denti stretti da Sarri aveva quantomeno nascosto.
Ora è evidente come si sia distrutto quanto di buono si era fatto in 10 anni. Serve un miracolo per la qualificazione Champions. Siamo non solo nelle nostre mani, che già non sono mani d’acciaio in questo momento, ma siamo alla mercè dei nostri avversari infatti ad oggi bisogna sperare in un mezzo suicidio di qualcuna che ci sta davanti. Nell’ultima giornata poi ci sarà Atalanta-Milan ed è evidente che se gli basterà un pareggio per entrare in coppa entrambe pareggeranno. Segnatevelo. Non vi aspettate aiuti da nessuno. D’altronde, a onor del vero, neanche lo meritiamo. Con quello che si è visto ieri realisticamente parlando faticheremo non poco a far risultato con Sassuolo e Inter, men che meno abbiamo grosse speranze di batter l’Atalanta in Coppa Italia, squadra che fra l’altro quest’anno non abbiamo mai battuto.
Ci sarebbe voluto già da tempo un cambio di rotta. La nave andava dritta contro un iceberg e si è scelto di non intervenire sfidando l’iceberg alla gara di chi fosse più duro. Ora abbiamo visto che è più duro lui e stiamo affondando miseramente. Tuttavia anche in questo momento, e mi riferisco al summit di questa mattina, si è scelto di non intervenire. Quindi si affonderà probabilmente tutti insieme con Pirlo come si era già fatto con Del Neri e come spesso è da tradizione bianconera. Una tradizione che non capirò mai. Il Chelsea per tre volte nella sua storia cambia mister in corsa e per tre volte va in finale di Champions. Noi invece per salvare un mister, che con molta probabilità smetterà di allenare già domani, affondiamo tutta la barca e muoia Sansone con tutti i filistei. Solo una cosa ancora: quanto più si va a fondo e tanto più sarà difficile la risalita. Sarebbe bene tenerlo a mente.