Inutile girarci attorno, l’attacco della Juventus è in crisi: in campionato ci sono 5 squadre che hanno fatto più gol dei campioni d’Italia, con Ronaldo che ha messo a segno il 39% delle reti totali (16). È inevitabile, dunque, che per il ritorno in Champions i bianconeri appiglino proprio al portoghese. CR7 quest’anno ha avuto supporto dai compagni di reparto solo in Europa, dove Morata ha addirittura fatto meglio di lui, con 6 reti contro 4, ma in questo caso è stata decisiva l’assenza dell’ex Real Madrid causa Covid. Dei 14 gol realizzati dalla Juve nel girone eliminatorio di Champions League, 10 sono arrivate dunque dalla coppia iberica, che però non ha avuto lo stesso successo in campionato, per demeriti dello spagnolo.
Dopo aver sorpreso tutti al rientro alla Juventus per maturità e vena realizzativa, l’ex Atletico Madrid si è piantato, probabilmente anche per via dell’infortunio muscolare patito a gennaio. Nel nuovo anno, lo spagnolo ha segnato solo in Supercoppa Italiana contro il Napoli, una rete tutt’altro che decisiva e giunta negli ultimi secondi del recupero. Alvaro non è mai stato un bomber d’area di rigore, ma i primi mesi dal ritorno in Italia avevano illuso in tanti. Con soli 4 gol segnati in campionato (10 totali) la sua media realizzativa è sostanzialmente in linea con il suo storico. Lo salva il dato sugli assist, 13, che però sono venuti a mancare nelle ultime uscite.
Insomma, per battere il Porto, Pirlo si affiderà per prima cosa a Ronaldo, il cannibale di Champions, ma se la musichetta della Champions dovesse risvegliare anche gli istinti di Morata, non sarebbe affatto male. In attesa che Paulo Dybala, che ritroverà la convocazione proprio ad Oporto, torni definitivamente abile e arruolabile per cercare di dare una sferzata alla sua peggiore stagione da quando è alla Juve.