Eviterà qualsiasi sanzione, Fabio Cannavaro, per quell’iniezione a base di cortisone dopo la puntura dell’ape, e per una volta il diritto filerà dietro al buon senso: escluso il dolo, al difensore non è neppure imputabile colpa, se la Juve non ha aperto una raccomandata e non ha spedito alla Procura Antidoping i documenti medici per l’integrazione del modulo di esenzione. Per questo, in giornata il procuratore Antidoping del Coni, Ettore Torri, chiederà al Tribunale nazionale antidoping l’archiviazione della posizione del giocatore della Juve.\r\nRischiano qualcosa, invece, i medici bianconeri, Bartolomeo Goitre e Luca Stefanini che potrebbero essere mandati a giudizio davanti allo stesso tribunale, forse già lunedì. Il magistrato pare non sia rimasto troppo soddisfatto dalla versione che i due gli hanno fornito giovedì sera, nella sede bianconera: ci siamo costantemente informati se fosse o meno arrivata posta, ma la risposta è stata sempre negativa. \r\nUna motivazione che potrebbe non reggere, secondo la Procura: la nuova normativa antidoping, infatti, prescrive chiaramente che venga inviata la documentazione medica sul trattamento cui è stato sottoposto l’atleta, in caso di urgenza: se non il referto del pronto soccorso (non era questo il caso), il rapporto del medico. Tutte carte che non sono mai state spedite a Roma. I medici juventini, in linea teorica, potrebbero andare incontro a una squalifica (da uno a sei mesi), ma l’ipotesi è che possano cavarsela con un’ammonizione o un’ammenda. L’episodio, che non ha precedenti, potrebbe rientrare nella casistica dell’articolo tre (punto tre) delle Norme sportive antidoping, documento attuativo del programma mondiale della Wada. La norma prevede infatti la sanzione per «la mancata collaborazione di qualunque soggetto anche non tesserato (…) per il rispetto delle Norme Sportive Antidoping». Nulla, al contrario, rischia la società, perché non è previsto alcun tipo di responsabilità oggettiva.\r\nIl procedimento dei medici, per la sua particolarità, potrebbe pure seguire un corso diverso. Chiesta l’archiviazione per Cannavaro, Torri potrebbe infatti mandare il resto del fascicolo alla Procura federale di Stefano Palazzi: in questo caso i dottori rischierebbero il processo per violazione delle norme procedurali. Un’opzione (marginale) sulla quale si medita poiché le norme antidoping possono punire solo l’uso o il tentativo di utilizzo di sostanze proibite. Si saprà a ore. Ieri mattina, Cannavaro s’è allenato a Vinovo, in attesa di raggiungere la Nazionale domani: il difensore ha ricevuto la visita dell’ad Jean-Claude Blanc, che l’ha salutato con calore, sotto gli occhi delle telecamere: come dire, siamo con te. E, forse, una sorta di scuse per l’episodio, visto che il pasticcio l’ha combinato la società. «Qualcosa non ha funzionato – ha ammesso Ciro Ferrara – ma la cosa principale è che Fabio è esente da ogni colpa e alla fine non è risultato positivo».\r\n\r\nCredits: La Stampa\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it