Domani è il giorno della verità. Per la Juve e per Pogba, che attende le controanalisi sulla questione relativa al doping. Due gli scenari possibili, fra proscioglimento e processo. E i bianconeri ci pensano.
La Juve non gioca le coppe, ma attende comunque un appuntamento infrasettimanale. In discussione c’è il futuro di uno dei giocatori più rappresentativi del club, ossia Paul Pogba. La società ha pensato a lui come uno degli uomini simbolo al momento del suo ingaggio, ma la seconda parentesi bianconera è stata priva di soddisfazioni.
Tanti infortuni e tante assenze, oltre alla questione doping che potrebbe mettere la parola fine alla sua carriera. La positività è arrivata dopo il match di Udine alla prima giornata, nella quale il Polpo non ha messo piede in campo. Le analisi hanno evidenziato l’assunzione di testosterone che ha fatto scattare la sospensione. E domani si attendono novità.
L’appuntamento era fissato per il 20 settembre, poi slittato al 5 ottobre. Domani quindi è il giorno delle controanalisi per Pogba, al laboratorio dell’Acqua Acetosa di Roma. E si potrà capire qualcosa un più sulla vicenda, con l’assunzione di testosterone probabilmente dovuta all’assunzione di un integratore acquistato negli Stati Uniti dal Polpo, dove le sostanze considerate dopanti sono diverse.
Se il giocatore risultasse positivo ancora, a quel punto si aprirebbe il processo presso il Tribunale Nazionale Antidoping, nel quale Pogba può dimostrare la propria innocenza – come accaduto a Josè Luis Palomino dell’Atalanta. Qualora venisse provata la colpevolezza invece, il giocatore rischia una squalifica fino a 4 anni.
A quel punto la palla passerebbe alla Juve. Se il giocatore venisse prosciolto domani – o assolto al processo – verrebbe reintegrato, mentre se arrivasse la squalifica il club può avvalersi della risoluzione contrattuale. E per Pogba si avvicinerebbe la parola fine alla sua carriera.