La Juve festeggia i primi 100 anni di proprietà Agnelli. Dal 1923 a oggi, sempre la stessa famiglia dietro il club bianconero, fra vittorie e cadute, epoche vincenti e momenti bui. Sul sito è partita la celebrazione.
Il 24 luglio 1923 Edoardo Agnelli diventa presidente della Juve. Oggi, 100 anni dopo, i bianconeri festeggiano il centenario del legame indissolubile fra la famiglia di imprenditori e il club. E sul sito ufficiale è partita la giornata di celebrazioni.
Sul sito ufficiale della Juve vengono individuate 10 immagini emblematiche che rappresentano questi 100 anni di famiglia Agnelli.
Si parte ovviamente dal 24 luglio 1923, quando Edoardo Agnelli diventa presidente della Juve. “La recente assemblea generale Ordinaria dei Soci ha nominato, per acclamazione, Presidente Effettivo della nostra Società, il Cav. Avvocato Edoardo Agnelli. Dotato di fervida intelligenza, di grande affabilità e di quella molta esperienza di mondo, di vita, di lavoro che ha potuto acquistare collaborando attivamente nella direzione di grandi aziende con l’illustre suo Padre il Senatore Giovanni Agnelli”. Questo lo stralcio del comunicato con cui viene ufficializzata la nomina. Edoardo resterà presidente fino al 14 luglio 1935, giorno della sua scomparsa in un tragico incidente con l’idrovolante a soli 43 anni.
La seconda tappa è il 1926, anno del primo Scudetto della gestione Agnelli, il secondo in assoluto della Juve. Il campionato era ancora diviso in gironi e i bianconeri trionfarono prima nella Lega Nord contro i campioni uscenti del Bologna, e poi si aggiudicarono il Tricolore battendo l’Alba Roma nella doppia finale – 7-1 all’andata e 5-0 al ritorno.
Si passa poi al Quinquennio d’Oro, con i cinque Scudetti consecutivi fra il 1930 ed il 1935. In questi anni i bianconeri segnano molti record per l’epoca, fra quello di punti, gol fatti, gol subiti e minori sconfitte.
Nel 1947 assume la carica di Presidente Gianni Agnelli e resterà tale fino al 1954. In questi anni c’è il debutto di Giampiero Boniperti, che diventa simbolo fin dagli esordi a 19 anni e legherà il suo nome per sempre alla Juve.
L’Avvocato lascia la presidenza al fratello Umberto, che assume il comando della Juve guidata in campo dal tridente storico formato da Boniperti, John Charles e Omar Sivori. In questi anni arriva anche il decimo Scudetto che vale la Stella dorata, nel 1958. La Juve è la prima squadra a raggiungere tale obiettivo – l’Inter lo farà nel 1966, il Milan nel 1979.
Inizia poi l’epopea degli anni ’70-’80, in cui la Juve diventa la prima squadra al mondo a vincere ogni trofeo internazionale possibile. Coppa Uefa nel 1977, Coppa delle Coppe nel 1984 e la Coppa dei Campioni nel 1985, nella maledetta notte dell’Heysel. Arriveranno anche la Supercoppa Europea e la Coppa Intercontinentale. Quando si dice Fino al Confine…
Arriva poi la Seconda Stella, nel 1982, grazie al rigore di Liam Brady contro il Catanzaro all’ultima giornata che permette il sorpasso sulla Fiorentina. Questo momento è storico perché l’irlandese sa già che verrà ceduto a fine campionato ma si prende la responsabilità di realizzare dal dischetto una rete fondamentale.
Arriva poi un’altra epopea, quella degli anni ’90 e della splendida squadra di Marcello Lippi. Alex Del Piero su tutti, ma anche fenomeni assoluti come Gianluca Vialli, Fabrizio Ravanelli, Zinedine Zidane tanto per citarne alcuni. Il periodo dura fino all’inizio degli anni 2000: arrivano in totale cinque Scudetti, una Coppa Italia, quattro Supercoppe italiane, una Champions League, una Supercoppa europea e una Coppa Intercontinentale. Nel 2003 la Juve dà l’addio a Gianni Agnelli, nel 2004 a Umberto.
Si giunge infine ai giorni nostri, dallo scandalo Calciopoli alla risalita. All’inaugurazione dello Stadium ai 9 Scudetti consecutivi, al record dei 102 punti all’acquisto del secolo, Cristiano Ronaldo. Oggi si celebra il passato, ma si guarda già al futuro. Per replicare ogni successo.