Juric sergente di ferro: ha tribunato pure lui | De Rossi disintegrato in 3 allenamenti
Juric, appena arrivato alla Roma, ha dimostrato ancora una volta di essere un sergente di ferro: il calciatore è stato messo fuori rosa.
Continuano ad emergere dei nuovi dettagli su quanto sia accaduto a Trigoria sia prima dell’esonero di De Rossi che nei giorni successivamente. La notizia infatti della decisione da parte del club di sollevare dal suo incarico il tecnico giallorosso è arrivata come un fulmine a ciel sereno.
Successivamente si è però scoperto che le tensioni tra De Rossi e la società andavano avanti ormai da qualche giorno, al punto che il club aveva avuto anche diversi colloqui individuali con alcuni calciatori per capire cosa fare.
Sembra poi che anche l’intervista che ha rilasciato Francesco Totti una settimana prima abbia avuto un certo peso, con i Friedkin che hanno mal digerito il fatto che il Pupone avesse dichiarato di sentire De Rossi quasi tutti i giorni.
Di sicuro, considerato che, qualche ora dopo l’esonero, Ivan Juric era già in sede per firmare il contratto come nuovo allenatore della Roma, non è stata di certo una scelta così improvvisa come poteva sembrare in un primo momento.
L’addio di De Rossi
E sembra che oltretutto alcuni calciatori come Pellegrini e Mancini abbiano messo in discussione la scelta della società, chiedendo un confronto subito dopo l’allontanamento del tecnico, per fare un tentativo per far tornare la proprietà americana indietro sui suoi passi.
Per i tifosi giallorossi è sicuramente stato un grande dispiacere vedere andare via in modo così improvviso una bandiera del club come De Rossi. Adesso però, c’è molta attesa e curiosità per capire se Juric riuscirà a risollevare il club giallorosso dal pessimo avvio di campionato di cui è stato protagonista.
Juric, arriva la prima scelta forte: il calciatore è fuori squadra
Juric oltretutto nel corso della sua carriera da allenatore ha sempre dimostrato di essere un uomo poco incline alla diplomazia, e questo, in un club come la Roma può essere un’arma a doppio taglio con i tifosi e la società. Di sicuro, alcune decisioni che ha preso in questi giorni, hanno fatto intendere come sia disposto, a differenza di De Rossi, ad avallare la società su alcune decisioni.
De Rossi infatti non aveva mai nascosto il fastidio che provava per l’esclusione di Zalewsky dalla rosa, colpevole semplicemente di non aver accettato l’offerta che arrivava per lui dalla Turchia. Il primo atto di Juric è stato invece quello di confermare come il ragazzo non sarà reintegrato in alcun modo, costringendolo dunque a cercare una nuova sistemazione nel mercato di Gennaio.