Il J Museum porta 10 milioni nelle casse della Juventus
Continua l’ascesa del J Museum: è il 47° museo più visitato in Italia, non è ancora al livello di quello del Barcellona, ma i tifosi lo apprezzano
Il J Museum continua ad attirare ogni giorno tantissimi tifosi della Juventus, ma anche semplici appassionati e turisti che si trovano a passare da Torino. Al suo interno non ci sono opere d’arte, eppure è secondo gli ultimi dati il 47° museo più visitato d’Italia. Sono sempre in tanti, dunque, coloro che si lasciano affascinare dai 35 scudetti, le 2 Champions League e gli altri 28 trofei presenti nelle sale del museo bianconero. Come riporta oggi ‘Tuttosport’, non si può di certo paragonare ai grandi musei come il Louvre, ma per la Juve è un vero e proprio fiore all’occhiello.
Se il trend si confermerà positivo anche nei prossimi mesi, il J Museum potrà davvero andare a caccia della Gam, la Galleria d’Arte Moderna di Torino che si trova al momento al 41° posto tra i musei più visitati d’Italia. Nell’ultima stagione, riferisce il quotidiano sportivo torinese, il J Museum ha staccato 180.476 biglietti, con un incremento del 17% rispetto all’anno precedente. Numeri importanti, che diventano però pochini pochini se si paragonano agli 1,5 milioni di visitatori presso il museo del Barcellona, visitato ancor di più del Museo Picasso e Dalì.
J Museum: 10 milioni molto utili
La differenza sta comunque nella storia trentennale del museo blaugrana: fondato nel 1984, al Camp Nou si pagano 25 euro per entrarvi, contro i 15 del J Museum, che ha appena cinque anni di vita. Dopo l’inaugurazione avvenuta il 16 maggio 2012, nel 2015 il museo bianconero è stato ampliato per realizzare nuove aree espositive dedicate alle mostre permanenti. Da quest’anno, inoltre, è stato collegato al maxi Juventus Store per ottimizzare anche gli introiti. Fin qui, il museo fortemente voluto da Andrea Agnelli ha portato nelle casse della Signora circa 10 milioni di euro. A Barcellona incassano molto di più, ma con il tempo e gli eventuali prossimi trofei, anche il J Museum dovrebbe garantire un apporto ancora superiore.