Istituzioni nel caos Abete dice no alla terza stella, Petrucci “La possono mettere”

Ormai sembra essere diventata una questione di Stato. La terza stella che la Juventus sta mettendo un po’ ovunque (a partire da sede e stadio) sarà l’anno prossimo sulle maglie con le quali i bianconeri scenderanno in campo. Come? Andrea Agnelli ha parlato di una sorpresa che secondo i bene informati è una sorta di escamotage per non violare le regole che il palazzo sta preparare (al momento non ce ne sono).  Poiché c’è un vero e proprio vuoto legislativo (si dice solo che “tutto ciò che non è espressamente consentito sulle maglie è vietato”), Giancarlo Abete ha già avvisato il club bianconero che se “alzerà i toni” ci sarà una risposta decisa e forte della federazione. Il numero uno della Figc è stato invitato ufficialmente all’inaugurazione del museo bianconero, in programma mercoledì: qualora la situazione precipitasse, potrebbe addirittura decidere di disertare l’evento poiché vorrebbe evitare – secondo quanto scrive oggi la ‘Gazzetta’ – l’imbarazzo della scorsa estate quando si ritrovò all’inaugurazione di uno Juventus Stadium tappezzato di ventinove scudetti. Domenica le celebrazioni saranno divise in due parti: la premiazione ufficiale, col presidente Maurizio Beretta a consegnare la coppa scudetto alla squadra, e la festa dei tifosi. Intanto, il presidente del Coni Petrucci, stempera i toni e sconfessa in parte Abete: “La terza stella si potrà mettere. Ho parlato con il presidente Agnelli e se le intenzioni sono di metterla dove pensano, non si potrà dire assolutamente nulla”. Abete dice no, dunque, Petrucci sì. Come al solito nelle istituzioni calcistiche regna il caos.\r\n