Irregolare il trasferimento di Borriello: il Milan rischia il tricolore ma i tarallucci e il vino sono già nel paniere
‘Da regolamento’ dovrebbe essere postuma la classifica del campionato italiano di Serie A. La Covisoc ha infatti avviato un indagine su presunti illeciti amministrativi legati al passaggio di Borriello dal Milan alla Roma durante l’ultima sessione estiva del calciomercato. La formula per la cessione di Boriello ai giallorossi è quella del “prestito con obbligo di riscatto“, sempre più gettonata nel mercato italiano poichè permette di posticipare gli esborsi di denaro e dunque favorire la chiusura in positivo dei bilanci. Proprio nei bilanci di Via Turati l’operazione Borriello è stata registrata in anticipo rispetto al previsto, con una plusvalenza di 3,75 milioni di euro (visto che Borriello era iscritto a bilancio per 6,25 milioni).
Stesso discorso vale per il bilancio della Roma dove l’investimento per l’acquisto del giocatore è già presente, contrariamente alla procedura Covisoc secondo la quale la transazione doveva avvenire nel prossimo Giugno. ‘Da regolamento’, nel caso in cui la Covisoc dovesse constatare l’effettiva irregolarità di tutta l’operazione, le due società rischierebbero pene a partire da un’ammenda pecuniaria sino a uno o più punti di penalizzazione. Ma il funzionamento della giustizia sportiva è amaramente arcinoto e anche stavolta (a meno che non si inventi qualche strano coinvolgimento di Moggi) finirà a tarallucci e vino.