Inzaghi, scoppia il terremoto: non lo vuole più ma lui si è impuntato | Pronta la stagione da pensionato dorato
Un giocatore dell’Inter vuole restare nonostante Inzaghi non lo ritenga al centro del progetto, panchina per tutta la stagione per lui?
Tra Simone Inzaghi e Beppe Marotta c’è piena sinergia riguardo alla creazione dell’organico interista in vista della prossima stagione. Dialogo costante tra il mister e il direttore sportivo, da pochi giorni nominato anche presidente del club, ulteriore riconoscimento al grande lavoro svolto nelle ultime sessione di rafforzamento della squadra.
Per i nerazzurri si prospettano colpi in entrata funzionali a dare maggiori soluzioni tattiche all’allenatore, come lo sono Piotr Zielinski e Taremi, a disposizione di Inzaghi già dal ritiro di metà luglio.
Passi in avanti riguardo alla trattativa che dovrebbe portare ad Appiano Gentile Josep Martinez, estremo difensore del Genoa che diventerà il secondo portiere dei campioni d’Italia in carica con lo scambio di uno o più talenti del settore giovanile.
Richiesto anche un difensore centrale, a prescindere dall’infortunio subito da Francesco Acerbi, e che possa continuare a rendere quella nerazzurra tra i reparti arretrati più solidi d’Europa come lo è stato negli scorsi mesi.
Cedere Arnautovic è tra i buoni propositi del mercato di Marotta
Si complica invece la possibile cessione di Marko Arnautovic. La sua prima annata in nerazzurra è stata condita da alcuni problemi fisici e da un misero bottino di cinque reti in campionato. L’Inter vorrebbe sostituirlo con Albert Gudmundsson ma piazzarlo sul mercato non sarà semplice.
Se è vero che la vetrina dell’Europeo può aiutare, il bomber austriaco avrebbe manifestato la sua volontà di giocarsi le sue carte a Milano nonostante il feeling con Inzaghi non sia mai stato ottimale.
La Fiorentina si è mostrata interessata per Arnautovic, attesa una risposta dopo l’Europeo
La Fiorentina si era fatta avanti a inizio giugno, con Pradé che lo aveva inserito nella lista dei potenziali rinforzi dell’attacco dei toscani, bisognoso di volti nuovi per migliorare il proprio rendimento realizzativo e che cambierà molti giocatori adesso che l’allenatore non è più Italiano ma Palladino.
L’Inter può lasciarlo partire per 10 milioni, ripagando così l’acquisto fatto un anno fa dal Bologna e togliendosi anche un ingaggio importante per quello che è una seconda linea. Quando l’Austria sarà eliminata il suo futuro sarà finalmente delineato e al momento la piazza attende una risposta da parte della punta che non rientra nei piani tecnici del mister.