Interviste Juventus-Udinese 2-0: Allegri, Marchisio, Evra e Morata
Interviste Juventus-Udinese 2-0: Allegri molto soddisfatto della prestazione, Evra e Morata incantati dallo Juventus Stadium, Marchisio parole da capitano
Interviste Juventus-Udinese 2-0: parlano mister Allegri, Marchisio e i nuovi acquisti Evra e Pereyra. Grande soddisfazione per Massimiliano Allegri al termine della sua prima vittoria allo Juventus Stadium: il tecnico toscano è contento soprattutto per non aver concesso praticamente nulla all’avversario. “E’ stato un bellissimo debutto – ammette – , in uno stadio stupendo che è davvero un fattore aggiunto per noi. E’ stata una serata particolare, un’emozione unica entrare per la prima volta da allenatore della Juve. Abbiamo iniziato bene. Dovevamo sbloccare presto, visto che l’Udinese è pericolosa in ripartenza. Abbiamo fatto una bella partita, anche se nella ripresa c’è stato un momento di piccola sofferenza e nel primo tempo potevamo segnare di più. Questa squadra ha enormi qualità e conserva dei margini di crescita”.\r\n\r\nMolto bene Tevez, ma anche i nuovi acquisti hanno fatto la loro parte: Evra e Pereyra dall’inizio, Morata e Coman da subentrati.\r\n
Pereyra? Mi ha sorpreso, sapevo che era forte ma non così. E’ un giocatore dinamico, tecnico e fisico. Nella mia Juve lo vedo come mezz’ala. E devo elogiare il lavoro degli attaccanti: Tevez e Llorente hanno fatto una grande partita, come Coman e Morata, che sono entrati alla grande. Lo spagnolo ha subito sfiorato il gol con una giocata bellissima.
\r\n\r\n\r\nEnnesima prestazione super di Claudio Marchisio, sempre più calato nel ruolo di regista, in attesa che torni Andrea Pirlo:\r\n
Come ho ribadito più volte – dice il ‘Principino’ a fine gara – , non gioco alla Pirlo. Andrea non si può clonare, e ha caratteristiche talmente uniche che chiunque lo sostituisca cerca di farlo nella sua maniera. Da lui si impara ogni giorno, in allenamento. Da mezzala mi sono sempre trovato meglio, hai più opportunità di inserimento e di andare al gol, ma in certe partite in cui siamo riusciti a chiudere gli avversari anche davanti alla difesa hai più spazi e puoi inserirti. Tocchi più palloni e corri un sacco, i km sono magari uguali ma cambia totalmente il modo di correre. Io una nuova bandiera? Non lo so. So solo che segnare è sempre una gioia grandissima, soprattutto nel nostro stadio e davanti ai nostri tifosi. Passano gli anni, colleziono sempre più presenze con questa maglia, e spero possano essere ancora di più, e corredate da sempre più trofei. L’Udinese? E’ importante partire bene in questo campionato, non è mai facile, soprattutto dopo 3 anni in cui si vince lo scudetto. Le squadre cercano di metterci più in difficoltà, così come ha fatto l’Udinese, che poteva essere insidiosa nei contropiedi. Ma siamo stati concentrati fino all’ultimo. Coman? È molto giovane: quello che mi impressiona di più è la sua rapidità e velocità. Potrà fare la differenza.
\r\nOttimo l’esordio di Patrice Evra, che alla sua prima allo Juventus Stadium non poteva davvero chiedere di più:\r\n
Lo Juventus Stadium è incredibile – ha detto il terzino francese – , il pubblico è fantastico e ci ha sostenuto per tutta la partita. Sto lavorando tanto, come non ho mai fatto prima. Il calcio italiano è molto tattico e serve mantenere la concentrazione alta fino all’ultimo minuto. Ora concentriamoci sulla Champions League, l’obiettivo per la Juventus è fare meglio della scorsa competizione. Abbiamo grandi giocatori in rosa e vogliamo essere protagonisti.
\r\nQualche minuto e subito un paio di belle giocate per il bomber spagnolo Alvaro Morata, che assieme a Coman ha praticamente oscurato Giovinco:\r\n
Sto bene – dice l’ex Real Madrid – , ho recuperato e sono disponibile. Sono felice di aver giocato. E’ stata una sensazione incredibile e devo ringraziare i tifosi per l’affetto che mi stanno dimostrando sempre: per strada, allo stadio, quando arrivo all’allenamento… Spero di riuscire a ripagarli il prima possibile. Poteva farlo già questa sera, quando proprio nel finale ha sfiorato il gol: ci sono andato vicino, ma era solo la prima partita. L’importante è che la squadra abbia vinto.