Inter-Juventus: bagno di umiltà e testa bassa per raggiungere l’obiettivo

La disfatta casalinga contro il Napoli ha assunto il sapore della beffa, ma nulla è perduto. Sabato 28 aprile, ore 20:45, la Juventus affronterà l’Inter a San Siro per proseguire la marcia scudetto

Inter-Juventus, l’analisi tattica del derby d’Italia in programma sabato 28 aprile alle 20:45. Koulibaly che incorna di testa e batte Buffon su palla inattiva, a un soffio dal triplice fischio. Sembra la scena di un film horror, ma purtroppo è la triste realtà per i tifosi juventini, che a causa del tracollo interno contro il Napoli nello scontro diretto dell’”Allianz Stadium”, si trovano davanti ai partenopei solo a +1, a quattro giornate dal termine del campionato. Dopo la deprimente prestazione con gli azzurri, la Juventus dovrà ripartire da “San Siro”, contro l’Inter, per continuare a cullare il sogno del settimo tricolore consecutivo. I nerazzurri, a 66 punti in classifica e a -1 dal quarto posto momentaneamente occupato dalla Lazio, necessitano della vittoria per alimentare le speranze in chiave qualificazione per l’Europa che conta. Spalletti, eccezion fatta per Gagliardini, avrà a disposizione tutti i suoi effettivi. Dunque, il tecnico di Certaldo dovrebbe varare un 4-2-3-1 formato da: Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda, D’Ambrosio; Vecino (Borja Valero), Brozovic; Candreva (Karamoh), Rafinha, Perisic; Icardi.

Senza Chiellini, De Sciglio e Sturaro, Massimiliano Allegri pare intenzionato a schierare un 4-3-3 così composto: Buffon; Höwedes (Lichtsteiner), Barzagli (Rugani), Benatia, Alex Sandro; Khedira; Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Higuain, Mandzukic. Ma se decidesse di optare per un 4-2-3-1, ipotesi da non scartare assolutamente, la linea difensiva rimarrebbe la medesima, Khedira e Pjanic potrebbero formare la cerniera di centrocampo (con l’esclusione di Matuidi) e il trio CuadradoDybalaMandzukic agirebbe alle spalle di Higuain. In questo caso sarebbe D. Costa a lasciare il posto all’ala colombiana.

Inter-Juventus: le tematiche tattiche

Una Juve amorfa e asfittica scesa in campo con il Napoli di Sarri, ha offerto una prestazione obbrobriosa sotto tutti gli aspetti, specialmente dal punto di vista tecnico, poiché Buffon e compagni hanno commesso una quantità industriale di errori tecnici in fase di uscita, di sviluppo e di rifinitura. Poi, l’eccessivo abbassamento del baricentro, la precaria forma  fisica  e la totale assenza di ripartenze, hanno contribuito in modo del tutto negativo ai fini di una prova a dir poco scadente di cui la Vecchia Signora si è resa protagonista. Contro l’Inter sarà cogente invertire con decisione la rotta. I nerazzurri, in fase di non possesso, si dispongono generalmente con un 4-4-1-1, che prevede l’abbassamento dei due esterni alti sulla linea di centrocampo per formare una linea a 4 atta a dare manforte nella terra di mezzo. Gli uomini di Spalletti attuano sovente un pressingben ponderato volto a una riconquista palla rapida, oppure cercano di costringere l’avversario a calciare lungo. In fase di possesso, invece, provano a sfruttare al massimo l’ampiezza campo basando il loro gioco soprattutto sugli esterni. Candreva molto più propenso a cercare il fondo per effettuare cross velenosi in mezzo, mentre Perisic, anche grazie alla sua preziosa qualità di utilizzare indifferentemente destro e sinistro con la stessa naturalezza, alterna scorribande lungo l’out di sinistra per mettere palloni al bacio in mezzo all’area,oppure tenta di convergere verso l’interno per battere a rete o per sfornare assist invitanti.

INTER-JUVENTUS: LE PROBABILI FORMAZIONI

Altra caratteristica da evidenziare è la costante proiezione offensiva di Cancelo che, spesso e volentieri, si sovrappone a Candreva sulla fascia destra per creare profondità e conquistare la superiorità numerica. La Juve, innanzitutto, dovrà mantenere un altissimo livello di concentrazione sino al novantesimo e oltre, mostrando determinazione, aggressività, personalità, temperamento e intensità agonistica. Rispetto alla gara con il Napoli, l’auspicio è che non si ripetano errori marchiani, in modo particolare nella misura e nella precisione dei passaggi, quando bisognerà costruire gioco. Ma la mediana bianconera avrà l’obbligo di far circolare il pallone a velocità sostenuta, con efficacia e concretezza, senza indugiare troppo, magari, se possibile, provando a verticalizzare improvvisamente in modo da sorprendere la retroguardia avversaria. Altra chiave tattica da tener presente è rappresentata dalla scarsa attitudine di Cancelo in fase di copertura: sarà lì che Madama dovrà tentare di affondare, possibilmente impiegando Douglas Costa sulla sinistra proprio per limitare le discese del terzino portoghese, oltre che per provare costantemente l’uno contro uno su quella fascia. Però, prima di tutto, la Juventus dovrà ritrovare se stessa a livello motivazionale e caratteriale. Non basterà un’eventuale partita perfetta sotto il profilo tecnico-tattico. Serviranno cuore, testa e gambe per sbancare “San Siro”. E per inseguire ancora il traguardo scudetto.