Inter – Juventus 2-0: highlights, commenti post gara ed interviste

Non quattordici, come gli scudetti che la tifoseria nerazzurra rivendica nella coreografia prepartita, ma la Juve fa tredici. Come le sconfitte di quest’annus horribilis che non accenna a terminare. Al Meazza l’ Inter si riprende la vetta della classifica superando nel finale una resistenza quasi eroica (ma poco più) degli uomini di Zaccheroni, costretti all’handicap dell’uomo in meno dal 36′ del primo tempo per l’espulsione di Sissoko. La Juventus resta assetata di Champions League, sempre meno reale e sempre più miraggio.\r\n\r\nPRIME EMOZIONI – Inizio arrembante dei bianconeri, vicini al gol con un diagonale di Iaquinta e un destro da fuori di Del Piero: in entrambe le occasioni Julio Cesar si fa trovare pronto all’intervento. Poi la manovra juventina perde lucidità e le geometrie nerazzurre iniziano a trovare gli spazi giusti: una punizione di Sneijder è lo squillo di tromba che suona la carica dell’Inter, che ci prova di nuovo al quarto d’ora con una staffilata di Thiago Motta; Buffon è reattivo e vola a mettere in corner.\r\n\r\nSCAMBI DI CORTESIE – In area scintille Chiellini-Lucio per un corner, anche Samuel e Iaquinta non si risparmiano colpi e vengono ammoniti. Gli animi sono caldi, un calcione di Melo a Pandev fa scattare un principio di rissa a centrocampo, alla fine della sarabanda gialli a Melo, Sissoko e Motta: cinque cartellini in 3 minuti. È il 20′, Damato ora fischia tutto, il gioco è spezzettato e perde di vivacità. I bianconeri in fase di manovra latitano, se non ragiona Diego (buona prestazione la sua) non si vedono più di quattro passaggi consecutivi, poi puntualmente palla persa e contrattacchi veloci e pericolosi dei nerazzurri, che si rivedono con una potente ma centrale conclusione di Sneijder a mezz’ora scoccata.\r\n\r\nINGENUO SISSOKO, FUORI DEL PIERO – Il maliano però è in confusione e nel giro di dieci minuti rimedia l’espulsione: prima perde una facile palla a centrocampo e fa ripartire in contropiede gli avversari, salvo recuperare su Eto’o con una pericolosa quanto tentacolare scivolata in piena area, poi al 36′ un altro tackle, stavolta fuori tempo, su Zanetti, è il viatico verso gli spogliatoi. Zaccheroni risistema il centrocampo con Poulsen, a farne le spese è Del Piero, ultimo episodio prima del fischio di mezzo dell’arbitro.\r\n\r\nETO’O-MILITO, CHE ERRORI! – Mourinho alla ripresa dei giochi lascia fuori Thiago Motta, nervoso, per Stankovic. Poulsen ci prova da fuori al 4′, tiro soffocato che esce a lato. Dall’altra parte il neoentrato ribatte con un destro potente ma fuori bersaglio. Al 9′ San Siro soffoca il grido: Diego sbaglia sulla trequarti, parte il contropiede dell’Inter con Eto’o che vince un contrasto con Cannavaro ed è solo davanti a Buffon, Milito è tutto solo in area ma il camerunese prova la conclusione colpendo di stinco: pallone alle stelle, ma la Juve è alle corde e rischia ancora, mentre entra Balotelli per Pandev: tre minuti dopo Maicon approfitta di un’indecisione di Grosso e crossa sul primo palo per Milito, a due passi dalla porta l’argentino chiude troppo lo specchio del diagonale e la sfera esce di un niente. L’Inter preme ma non passa, dopo un botta e risposta di testa Cannavaro-Samuel nelle aree avversarie, Stankovic al 20′ mette i brividi al portiere della Juve con una sventola dai venti metri. Soffrono i bianconeri, che sbagliano un gol incredibile qualche minuto dopo con Milito che di testa sul primo palo manda a lato da due passi. Per il gol dell’Inter sembra solo questione di tempo: intanto entra Amauri per Iaquinta e Chiellini travolge Stankovic sul lato corto dell’area di rigore e si becca il giallo.\r\n\r\nMAICON GOL, BALOTELLI TRAVERSA – La punizione è letale per la Juve: palla dentro di Sneijder, mischia in area e palla fuori al limite, dove c’è Maicon: elegante palleggio per eludere Amauri e destro chirurgico al volo, a fil di palo, imparabile. San Siro esplode, Mourinho intima ai suoi ‘Chi parla è morto’, il terzino brasiliano guarda gli spalti e dedica il gol ai tifosi con il chiaro gesto del “io resto qui”. La reazione dei bianconeri è inesistente, affidata agli inserimenti offensivi di Cannavaro e Chiellini, e l’Inter sfiora il raddoppio: terrificante punizione di Balotelli da 30 metri, Buffon immobile, traversa tremante.\r\n\r\nETO’O CHIUDE I GIOCHI – Il finale è tutto nerazzurro, sporcato da una precisa ma lenta punizione di Diego che Julio Cesar blocca senza affanni, con Milito che fallisce un’altra clamorosa occasione solo davanti a Buffon e Muntari che cicca un diagonale che si trasforma nell’assist perfetto per Eto’o, che insacca a porta vuota al 93′. In attesa del derby e con la testa al Barcellona, gli uomini di Mourinho firmano il sorpasso e si riprendono la testa del campionato. Alla Juve resta solo la tredicesima sconfitta e la zona Champions che resta irraggiungibile chimera.\r\n

\r\n\r\nGiorgio Chiellini: «Oggi stavamo facendo bene, ma l’espulsione di Sissoko ha cambiato tutto. Penso l’abbiano visto tutti, la prima ammonizione non ha senso, non esiste». È un Giorgio Chiellini molto amareggiato, ma anche arrabbiato, quello che dai microfoni di Sky parla di Inter-Juventus. «Ma non è solo quello – aggiunge il difensore della squadra bianconera -: Samuel ha fatto una quantità di falli incredibile, Thiago Motta doveva essere ammonito prima. Insomma, tante piccole cose senza le quali l’Inter oggi non avrebbe vinto nonostante sia una grandissima squadra». Una battuta sul futuro: «Zaccheroni ha la stima di tutti i giocatori, il resto per ora non ci interessa».\r\n\r\n«È stata una vittoria importantissima e sofferta contro una squadra venuta a San Siro per fare la sua partita. E infatti è stato un match duro ed equilibrato, ma alla fine siamo riusciti a portare a casa tre punti che ci permettono di essere primi, in attesa di vedere cosa farà la Roma domenica». È questo il commento a caldo, fatto ai microfoni di Sky, di Javier Zanetti, capitano interista, sul successo della sua squadra sulla Juventus. Secondo Zanetti, «Quest’anno la Juve è stata penalizzata dagli infortuni, ed ecco perchè c’è questo distacco tra di noi».\r\nOra c’è il Barcellona nella semifinale di Champions League. «Affrontiamo il Barcellona – dice Zanetti – che in questo momento è la squadra migliore del mondo per continuità e gioco. Sarà una grandissima serata». Ma come sta l’Inter in questo momento? «Stiamo bene – risponde l’argentino oggi alla 500/a partita in nerazzurro -. Ci sono tante partite di seguito, ed in ognuna si spende tantissimo perchè siamo obbligati a vincere per rimanere in cerca degli obiettivi che vogliamo. Quando arriva un pò di stanchezza bisogna essere intelligenti e rimanere compatti».\r\n\r\nFelice per il successo a fine partita anche il camerunense Samuel Eto’o: «Abbiamo superato le due partite più difficili come Fiorentina e Juve. Oggi il pallone non entrava, la Juve ha giocato bene in difesa e ha resistito poi Maicon ha segnato un grande gol che ci ha spianato la strada. L’espulsione di Sissoko? Questo è il calcio, è stato una partita molto fisica, una partita fra uomini. Adesso sotto con il Barcellona. Una partita speciale per me? No, ci arrivo molto tranquillo». \r\n\r\nGianluigi Buffon (VIDEO):\r\n

\r\n\r\nAlberto Zaccheroni: «L’espulsione di Sissoko ha cambiato la partita: ma ditemi dove è il primo giallo, perché lo ha ammonito? A norma di regolamento non c’è nulla»: è uno Zaccheroni arrabbiato con l’arbitro quello che commenta il ko della sua Juve in casa dell’Inter. «Eravamo entrati bene in partita – ha detto il tecnico bianconero, a Sky – Avevamo preparato la partita per non dare i punti di riferimento all’avversario, Poi quell’episodio: io non parlo mai di arbitri, ma sono per la regola del buon senso, e una partita di questo livello non si condiziona per così poco. Va lasciata giocare il più possibile ai giocatori».\r\nZaccheroni poi precisa il suo pensiero in occasione del rosso al maliano: «Sul secondo giallo ero distante. Sicuramente c’era. Non ho capito la prima ammonizione perché è stato Motta a spingerlo. Solo il giocatore dell’Inter ha spinto. Una partita così importante non la si condiziona per un episodio di questo livello. Io sono per la regola del buon senso e le partite devono essere decise dai contenuti espressi dai protagonisti. Comunque ormai è andata». Zac cerca di spiegare l’atteggiamento con il quale i bianconeri si erano avvicinati al match molto teso contro l’Inter: «L’avevamo preparata per non dargli punti di riferimento e per avere più possesso di palla di loro. Cosa voleva fare l’Inter non lo so, noi non volevamo dare punti di riferimento essendo molto compatti in mezzo e avendo recuperato uomini importanti da quel punto di vista. In questo campionato l’Inter si è dimostrata migliore di noi e quindi il nostro approccio alla partita era quello di essere più solidi. Perché Del Piero fuori invece di Diego? Per me il brasiliano è stato il migliore di queste 12 partite. Poteva dare più equilibrio del capitano, ma levarlo non è mai bello. Dovevo pensare alla squadra. Ora c’è ancora più distacco dall’Inter? Non si è mai vista in campo questa sera quella differenza, almeno fino a quando siamo stati 11 contro 11. Nel primo gol abbiamo sbagliato la pressione con Amauri al limite dell’area. Il secondo gol mi sembrava in fuorigioco».\r\nIl tecnico bianconero parla poi della stagione della Juve e gli obiettivi ancora possibili: «La differenza dei primi 20 minuti con quelli di Udine e Cagliari? Ho il rammarico di quello che abbiamo fatto precedentemente. Qualcosa ho da rimproverare alla squadra, ma tutta questa differenza di punti con l’Inter non c’è. C’è mancata la salute, ci siamo allenati pochissimo, anzi praticamente mai. Non abbiamo mai avuto la condizione. Sono praticamente due settimane che alleno la squadra nel vero senso della parola e quindi questo ha inciso. Questa sera abbiamo dimostrato che riusciamo a gestire la partita. Ci sono moltissimi margini di miglioramento. Certo questa è una brutta botta soprattutto da un punto di vista psicologico. Distacco Champions? La situazione purtroppo è questa. Dobbiamo lottare fino alla fine e trovare altre energie. Non ci sono alternative. La stagione è nata male, continuata peggio, ma questa squadra ha la potenzialità per fare molto meglio. Anche la condizione di alcuni uomini in campo non era fantastica e il fatto che la Juve perda tantissimi punti nella ripresa è indice della nostra condizione».\r\n\r\nCredits: TuttoSport\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it

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Pubblicato da
Alberto Zamboni