(di Mirko Nicolino)\r\nE’ andata veramente bene all’Inter che poteva uscire dalla sua tana con un passivo ben più pesante. Gli errori sotto porta di Matri e Del Piero, la bella parata di Castellazzi su Estigarribia, il rigore solare negato da Rizzoli hanno consentito ai nerazzurri di tornare a casa tutto sommato soddisfatti per essere riusciti comunque a tenere in apprensione per alcuni tratti la capolista. Antonio Conte comunque impartisce a Ranieri una pesante lezione tattica, grazie alla continuità trovata da alcuni elementi. Pirlo unica nota stonata, terna arbitrale ampiamente insufficiente (non è nostra consuetudine parlarne ma stavolta…).\r\n\r\nBuffon 6: ingannato sul gol da una deviazione, viene impegnato davvero poche volte. Buona la presa su un tacco iniziale di Pazzini.\r\n\r\nLichtsteiner 6,5: nelle fasi iniziali soffre un po’ Obi, ma giusto il tempo di prendere le misure e… può fiondarsi in avanti per le sue consuete scorribande. Dal suo piede parte l’azione del primo gol siglato da Vucinic.\r\n\r\nBarzagli 7: da qui non si passa. L’ex palermitano ha trovato una continuità che ci può far affermare senza alcun dubbio di avere a disposizione attualmente il miglior difensore centrale italiano.\r\n\r\nBonucci 6: meno distratto del solito sulle palle inattive, presenta le solite lacune in fase di impostazione dell’azione.\r\n\r\nChiellini 6: per la fase di impostazione vedasi Bonucci… Nel primo tempo le azioni più pericolose vengono dalla sua fascia di competenza, ma c’è da rimarcare il fatto che Vucinic non copra come Pepe fa sul versante opposto.\r\n\r\nPirlo 5,5: la nota stonata della partita. Perde una quantità di palloni eccessiva per quelle che sono le sue qualità. Come già contro la Fiorentina, l’ex milanista pare aver bisogno di un po’ di riposo. E’ in arrivo la sosta, speriamo Prandelli sia clemente, a differenza della precedente occasione…\r\n\r\nMarchisio 7,5: continua la crescita del ‘Principino’ che si può fregiare addirittura del titolo di miglior realizzatore (sin qui) della stagione. Con Pirlo che denota stanchezza, prende sulle spalle il centrocampo coadiuvato da un crescente Vidal.\r\n\r\nVidal 6,5: corre per due il cileno che non dà tregua i centrocampisti avversari, tenendoli sempre in apprensione. Nell’economia del nuovo modulo di Conte è imprescindibile.\r\n\r\nPepe 6: meno brillante del solito, ma ci mancherebbe altro che si pretenda lo sia sempre. Il suo apporto è comunque sempre molto prezioso.\r\n\r\nVucinic 7: quando sente odor di Inter il montenegrino si esalta. Il gol è il miglior esempio di opportunismo. La dedica è per Storari, che gli aveva predetto la marcatura. In crescendo.\r\n\r\nMatri 6,5: corre e si danna tenendo in apprensione la difesa nerazzurra. Fa salire la squadra con intelligenza e nell’azione del gol di Marchisio chiude un triangolo d’alta scuola. Peccato per l’occasione gol sprecata.\r\n\r\nEstigarribia (25’ s.t.) 6: si sta inserendo bene il paraguayano che avrebbe anche l’occasioen di andare in gol, ma Castellazzi gli devia in calcio d’angolo il diagonale mancino.\r\n\r\nDel Piero (39’ s.t.) 5,5: Conte lo manda in campo per tenere palla e far rifiatare la difesa, compito che il capitano sa svolgere egregiamente procurandosi una buona serie di punizioni. Imperdonabile, però, per il gol mancato a tu per tu con Castellazzi.\r\n\r\nPazienza (44’ s.t) s.v \r\n\r\nConte 7: una lezioncina tattica a Ranieri, che però a fine partita si dice molto soddisfatto per la prestazione dei suoi. LA Juventus, però, a differenza di quanto dice Ranieri non ha confezionato solo 2 occasioni gol, ma almeno 5-6 totali, a cui si deve aggiungere il rigore solare non dato da Rizzoli. Fa bene Conte a rammaricarsi per le occasioni mancate: questa Juve, produce tanto ed economizza poco. Detto questo, con il centrocampo a tre, sembra si sia trovato l’equilibrio giusto e la continuità di prestazioni. A tenere i ragazzi sulla corda ci penserà lo stesso tecnico bianconero.\r\n\r\nTerna arbitrale (con Rizzoli in testa) 3: negare quel rigore a Marchisio è grave; rispondere al calciatore, che si lamentava “hai continuato tirando in porta” è diabolico. Non esiste vantaggio nell’assegnazione del rigore, ma probabilmente qualcuno (come già successo durante gli anni della strampalata cupola) potrebbe avergli ricordato che per fare carriera, nel dubbio, meglio fischiare contro la Juventus. Discutibile anche la gestione generale dei falli e dei cartellini. Mentre uno dei due assistenti ha sulla coscienza un’azioen gol di Matri fermata per fuorigioco inesistente.