Inter, follia nello spogliatoio: talmente ubriaco da non reggersi in piedi | Bevute 70 birre in una notte

L'Inter durante un allenamento - Foto Lapresse - Jmania
L’Inter durante un allenamento – Foto Lapresse – Jmania

Crepe nello spogliatoio dell’Inter, il giocatore non riesce a reggersi in piedi a causa dell’alcol, l’allenatore non sa come gestirlo

Nel corso della sua storia l’Inter ha avuto come tesserati dei fuoriclasse assoluti che hanno reso meno delle loro potenzialità a causa di atteggiamenti extra-sportivi inappropriati. Questo è il caso di giocatori come Adriano, frenato da vicende familiari mai superate, o Balotelli, mai maturato in modo definitivo e chiamato all’ultima chance della carriera tra le fila del Genoa.

Un altro sudamericano è approdato ad Appiano Gentile nel 2012, tra grandi aspettative dettate dalla sua precedente parentesi al Porto dove si era messo particolarmente in mostra.

In nerazzurro è rimasto per quattro stagioni, raccogliendo 114 presenze, condite da 15 reti. In quel periodo ha dovuto, però, fronteggiare dei problemi che ha raccontato di recente in un’intervista rilasciata a Caracol Television, in Colombia.

Questioni che hanno spinto la dirigenza a cederlo in Cina, con la carriera che da quel momento ha visto l’inizio della propria parabola discendente. Adesso ha 38 anni e si è ritirato da tre.

La dipendenza gli ha impedito di consacrarsi a livello internazionale, il racconto dell’ex serie A

Lui è Fredy Guarin che ha raccontato la sua dipendenza dall’alcool, tanto da bere in una sola notte ben 70 birre: “Bevevo in casa, in discoteca dove c’erano modelle bellissime e al ristorante, sapevo che stavo sbagliando nel mio lavoro e nella mia responsabilità familiare. Dormivo, mi allenavo e bevevo ogni giorno. Dissero al mio agente che dovevo andare via da Milano, sentivo che non avevo limiti. Persi la mia famiglia e l’obiettivo di giocare a calcio”.

In Cina la situazione è persino peggiorato: “Notti brave, feste, yacht, aerei, ho buttato via i soldi”. Poi il ritorno in Sud America, in Brasile, dove con il Vasco da Gama in poco più di un anno colleziona 14 presenze e tre reti.

Guarin in campo con la maglia dell'Inter - Foto Lapresse - Jmania
Guarin in campo con la maglia dell’Inter – Foto Lapresse – Jmania

Il baratro e le ricadute, le difficoltà di un talento con un passato nell’Inter

A quel punto ha iniziato ad essere aiutato da psicologi e psichiatri. Il problema si ripresenta allo scoppio della pandemia: “Andavo nelle favela per cercare il pericolo. Mi addormentavo per la stanchezza, mi svegliavo con la birra accanto dove mi ero addormentato e poi mi ubriacavo di nuovo”.

Il periodo peggiore sembra essere ormai essere stato lasciato alle spalle, anche se la paura di una ricaduta è sempre dietro l’angolo.