La stagione della Juventus è stata inevitabilmente condizionata dagli infortuni. E questo sarà sicuramente uno degli aspetti sui quali Massimiliano Allegri sarà chiamato a rispondere nell’atteso colloquio con il presidente Andrea Agnelli. Come riferisce oggi Tuttosport, a tre giornate dalla fine della stagione 2018-2019 la Juve ha collezionato 39 infortuni totali, di cui 13 traumatici (1 ricaduta), 22 muscolari (5 ricadute) e 2 di altra natura. La maggior parte di questi infortuni, tra l’altro, si sono concentrati nella parte centrale della stagione, ovvero quando la Juventus ha dovuto affrontare le partite più importanti di Champions League.
Il quotidiano sportivo torinese ha comparato i dati relativi agli infortuni della Juventus con quelli delle due candidate a giocare la finale di Champions, ovvero Ajax e Barcellona. Gli olandesi hanno lamentato fin qui 15 infortuni totali, di cui 15 traumatici e 5 muscolari. Gli spagnoli, invece, hanno perso per infortunio 25 giocatori in totale, 10 per ko traumatici e 15 muscolari.
Nel mirino della critica, per quel che riguarda la stagione bianconera, finisce inevitabilmente Simone Folletti, preparatore atletico che ormai collabora con Allegri da tanti anni. Sui social network è stato letteralmente ricoperto da insulti di ogni genere dai tifosi della Juventus, ma è importante andare a fondo e capire realmente cosa sia successo quest’anno. Nelle passate stagioni, infatti, gli infortunati sono stati in percentuale nella norma, anzi ci sono stati giocatori come Khedira che sono riusciti a giocare molto di più di quanto facevano nelle precedenti esperienze.
Folletti, del resto, è stato premiato dai colleghi per ben quattro stagioni di fila con il “Cronometro d’oro” come il “migliore preparatore atletico della Serie A”, a conferma della sua competenza e professionalità. Non tutte le stagioni sono uguali e gli infortuni dipendono da tantissimi fattori, tanto è vero che Paolo Bertelli, con cui la Juventus di Conte ebbe pochissimi problemi, al Chelsea ha subito numerose critiche per i tanti infortuni soprattutto nel secondo anno del tecnico leccese a Londra.