Indecenza Juventus: nello spogliatoio regna il bullismo | Insulti, prese in giro e calzini tagliati

Il racconto del bianconero sconvolge il mondo del calcio: bullismo, insulti e calzini tagliati. Ecco che cos’è successo.
Riuscirà Igor Tudor a portare la Juventus tra le prime quattro e qualificarsi alla prossima Champions League? Questa è la domanda che si fanno in questi giorni i tifosi bianconeri, anche perché le prime due partite d’esordio del nuovo tecnico della Signora, hanno lanciato segnali contrastanti.
Se infatti all’esordio Tudor ha ottenuto una vittoria meritata, con una squadra che dopo le ultime deludenti prestazioni con Thiago Motta in panchina, sembrava aver finalmente trovato aggressività e determinazione in campo, il pareggio arrivato contro la Roma ha invece mostrato quanto i problemi palesati dai bianconeri siano tutt’altro che risolti.
E con sole sette giornate alla fine del campionato, non è purtroppo detto che Tudor avrà il tempo di rianimare la squadra, vista anche la concorrenza agguerrita di Bologna e Lazio per il quarto posto. La partita contro il Lecce potrà dire molto in tal senso, anche perché i bianconeri non possono più permettersi passi falsi.
Sicuramente, il primo aspetto su cui Tudor dovrà essere bravo a lavorare è quello psicologico, perché è evidente che ha ereditato un gruppo apatico e smarrito.
Il fallimento di Thiago Motta in bianconero
E questa in fondo è la colpa principale che si può imputare a Thiago Motta nei suoi otto mesi alla guida della Juventus e che hanno in seguito convinto Giuntoli a mandarlo via.
Al di là dei risultati, che sono stati comunque deludenti con i bianconeri che non solo non hanno mai lottato per lo scudetto, ma che già dopo alcuni mesi avevano mostrato una fragilità tale da perdere anche il vantaggio accumulato fino ad arrivare al quarto posto in classifica, a condannare il tecnico è stato il suo pessimo rapporto con i calciatori.

Clamoroso Juventus, nonnismo nello spogliatoio
E in fondo, la scelta di Tudor come suo successore arriva anche per riportare quella juventinità all’interno dello spogliatoio, quella voglia di sacrificarsi e lottare su ogni pallone, che è decisamente mancata in questi mesi.
Tudor inoltre è stato difensore della Vecchia Signora in uno dei periodi più gloriosi dei bianconeri, e si è ritrovato a condividere lo spogliatoio con top player assoluti del calibro di Zidane. Proprio il fuoriclasse francese in questi giorni ha raccontato alcuni retroscena su quello che era lo spogliatoio della Juventus ai suoi tempi: “Nello spogliatoio della Juve c’era un po’ di nonnismo. All’epoca portavo i calzini marca Achile, corti e appariscenti. lla fine di un allenamento sapete cosa trovai? Li ho trovati tagliati a strisce e incollati sul mio armadietto. Mi hanno detto che i calzini, rigorosamente a tinta unita, si portavano a metà polpaccio. Non ho mai più indossato calzini Achile”