Come nasce l’inchiesta Juve? Da articoli di giornali
Arriva una nuova rivelazione riguardo all’inchiesta Prisma che ha travolto la Juve. La Procura di Torino ha aperto le indagini sui conti del club bianconero dopo la pubblicazione di alcuni articoli di giornale.
In casa Juve si fa il punto della situazione in vista del rush finale che fra campionato, Europa League e Coppa Italia dirà tutto sul presente e il futuro del club bianconero. O quasi tutto, perché la prossima stagione dipenderà anche dall’esito delle vicende giudiziarie che hanno travolto la società, fra plusvalenze e manovra stipendi. E proprio alla vigilia dell’inizio del processo ordinario spunta la genesi delle indagini. Che se non fosse la verità, farebbe molto ridere.
Articoli di giornale sulle plusvalenze: così la Procura di Torino apre un’inchiesta sui conti della Juve
Sull’edizione torinese del Corriere della Sera si racconta di come la Procura di Torino abbia aperto le indagini sui conti della Juve. Una denuncia anonima, un’inchiesta volta a pulire il mondo del calcio o una intuizione di qualche magistrato illuminato. No, niente di tutto questo. Come spiega il giornalista Massimiliano Nerozzi, tutto è nato proprio dai quotidiani. Alcuni articoli ad inizio 2021 in cui veniva sottolineato che la Juve nelle precedenti sessioni di mercato avesse generato oltre 400 milioni di euro di plusvalenze.
E a maggio, su segnalazione della Guardia di Finanza, la Procura apre un fascicolo in cui si specifica che relativamente ai fatti in esame “non si ravvisano reati allo stato degli atti, ma che possono richiedere approfondimenti”. Da lì però nascono le indagini della sezione economico finanziaria della polizia, con mandato firmato dai procuratori Marco Gianoglio e Mario Bendoni, concluso con la relazione della Guardia di Finanza che recita: “Si vogliano valutare eventuali ulteriori approfondimenti, anche nella prospettiva della configurabilità di possibili ipotesi di reato prima facie di false comunicazioni sociali delle società quotate”. Il 12 luglio parte la verifica della Consob, seguita dalle intercettazioni della Guardia di Finanza che hanno portato all’avvio dell’inchiesta.