Il Parma attacca la Juve: “Dovevano lasciare in pace Lanzafame”
Il Parma si lamenta, ma la Juve insiste nel pressing per riavere subito Davide Lanzafame. Già oggi a Roma è previsto un nuovo faccia a faccia tra i dirigenti dei due club per l’incontro con gli arbitri. Francesco Guidolin è secco quanto seccato: «Lanzafame? Non l’ho visto sereno, perciò ho preferito lasciarlo in tribuna». Più esplicito è l’a.d. gialloblù Pietro Leonardi: «C’è stato troppo clamore su questo interesse della Juve e il giocatore è stato chiaramente condizionato in questi ultimi giorni. In ogni caso, il Parma è stato danneggiato da questa situazione. Spero, quindi, che la Juve se ne renda conto». E alla Domenica Sportiva il presidente Ghirardi aggiunge: «Troppo clamore su Lanzafame, siamo infastiditi, In estate solo noi abbiamo creduto in lui e ora nonposso indebolire la squadra: anche per rispetto dei 14 mila abbonati».\r\nParole di chiusura, allora? Soltanto in apparenza. In occasione del primo incontro Leonardi ha chiesto al d.s. bianconero Alessio Secco di avere un giocatore in cambio: Paolo De Ceglie o Sebastian Giovinco. Ma la Juve s’è resa indisponibile a questa soluzione. Ciò spiega, quindi, l’irrigidimento della società emiliana. Tra l’altro c’è una situazione paradossale. In estate il Parma aveva preso in prestito Lanzafame con la garanzia (solo verbale) di poterne riscattare la comproprietà bianconera a fine stagione (l’altra metà è ancora del Palermo che l’aveva ottenuta due anni fa nell’affare Amauri). Perciò ora il Parma non vuol perdere definitivamente l’attaccante che Guidolin ha rigenerato.\r\nLanzafame è il preferito, ma la Juve non scarta Pasquale Foggia, esterno di qualità della Lazio. Il primo contatto con Claudio Lotito è stato negativo. Su quel fronte la Juve spinge anche per Cristian Ledesma. Ma con cautela. Sia perché il presidente della Lazio tiene per ora alto il prezzo, ma anche perché tutti i pretendenti attendono l’esito della causa di fronte al collegio arbitrale. La prima udienza è fissata per il 21 gennaio ed è logico che la Juve, l’Inter e la Fiorentina vogliano evitare inutili scaramucce con Lotito. Dato Tiago all’Atletico Madrid, non basta certo il rientro alla base di Lanzafame per cambiare il volto della Juventus. Bettega e Secco sanno che occorre altro.\r\n\r\n(Credits: Gazzetta dello Sport)