Luca Toni sta preparando le valigie: col Bayern Monaco è proprio finita e, a meno di una cacciata di Louis Van Gaal, il 2010 restituirà al campionato italiano il bomber modenese. Roma o Napoli le destinazioni più gettonate. Ma Toni è solo la punta di un iceberg di un gruppo importante e ricco di piedi buoni che è nella stessa situazione: da Guti e Van der Vaart al Real Madrid, a Vieira, Suazo e Santon all’Inter.\r\nE’ in sostanza quel pezzo di mercato che nasce dal campo di gioco e da quello di allenamento, dalle rose troppo larghe, dai primi tre mesi di stagione in cui le aspettative reciproche, evidentemente, non sono state soddisfatte. E novembre, metà strada tra l’inizio dell’attività e la riapertura delle liste, è il momento in cui chi non è felice e realizzato si guarda in giro.\r\nMolti scontenti abitano nei grandi club, dove tra concorrenza spietata e allenatore in contromano, è difficile giocare. A Madrid è esploso Guti, che ha chiesto di essere ceduto (all’Inter, tra l’altro) e anche Van der Vaart aspetta il via libera per mollare la Casa Blanca: c’è il Liverpool, ma è più probabile il ritorno in Germania al Bayern o alla casa madre Amburgo. Maretta anche al Manchester United, con Nani che ha accusato Ferguson di volergli rovinare la carriera a furia di impiegarlo col contagocce. Qui è prematuro parlare di divorzi, ma qualcuno, in Premier e in Italia (Milan) tiene gli occhi aperti sulla situazione. E sempre in Inghilterra, attenzione a Pavlyuchenko e ai suoi ripetuti tentativi di lasciare il Tottenham. La Roma si è da tempo ritirata e la nuova strada, per il russo, porta a Liverpool e una coppia teoricamente esplosiva con Torres.\r\nQualcuno si alzerà dalla panchina o dalla tribuna per andare altrove anche in Italia. Mourinho ha fatto qualche vittima e l’Inter, consensualmente ai diretti interessati, farà di tutto per consentire agli “epurati” dello Special di tornare a calcare il campo. Si parla di Suazo, di Quaresma, di Amantino Mancini, ma ci sono da monitorare le inquietudini di Vieira, letteralmente terrorizzato di perdere l’ultimo mondiale della sua vita calcistica causa scarso impiego. Alla Juventus frigge -con la consueta moderazione- Molinaro, ormai ex-titolare a tutti gli effetti. Per lui si sta allestendo uno scambio col Napoli: a Torino andrebbe Zuniga, anch’egli protagonista di un evidente equivoco di mercato e mai utilizzato dal neo-tecnico Mazzarri. Più tranquillità al Milan, dove, però, non bisogna sottovalutare la crescente inquietudine di Pippo Inzaghi, scavalcato da Borriello nel ranking delle prime punte rossonere. A luglio gli anni saranno 37 e dalla società non sono ancora giunte notizie sul rinnovo del contratto che scadrà il prossimo 30 giugno. E in giro per la Serie A troviamo diversi separati in casa: i laziali Pandev e Ledesma sono i capofila storici (anche se per loro sono già pronte Inter e Genoa), poi ecco Blasi (pronto a tornare a Napoli) e Rubinho al Palermo, Pasqual alla Fiorentina, Lavecchia e Vigiani al Bologna per tacere delle difficoltà di Acquafresca a Bergamo e Floccari a Genova. Insoddisfazioni che metteranno benzina al primo mercato dell’anno.\r\n(Credits: Sportmediaset.it)