Questo paese non sa avere mezzi termini, non sa dare ad ogni propria esternazione un barlume di equilibrio, non sa analizzare in modo imparziale e distaccato le vicissitudini che lo coinvolgono o che lo interessino. Penso che siano, questi pensieri, ampiamente criticabili ma anche un tantino condivisibili, se solo si lascia da parte ogni considerazione di sorta e si osservi al realtà con occhi distaccati ed equidistanti.\r\nLe doti che elencavo poc’anzi il nostro belpaese non le pone in essere negli episodi piu importanti, ed è mia la considerazione che, di conseguenza, non potrebbe utilizzarle nel piu frivolo e coinvolgente dei suoi passatempi, ovvero il calcio.\r\nPer settimane ci siam sorbiti processi di ogni genere, in ogni ordine e grado, anticipando giudici e corti sui giornali, e dando vita al più opinabile dei giudizi mediatici della storia recente sportiva, quello contro un uomo, innanzitutto un uomo, Antonio Conte, del quale in molti ancora non han capito a pieno le colpe o presunte tali.\r\nSembra passata la prima ondata di scommessopoli, nonostante le molte posizioni ancora in sospeso, e sembra che parecchie testate prima testardamente incallite contro questa piaga, ora si diano ad altro; ad analizzare, per esempio, il primo fallimento dell’italJuve, come amano definirla quando c’è qualche risultato non proprio positivissimo, salvo poi far finta di non ricordare le imprese degli Juventini in maglia azzurra; ma passiamo oltre.\r\nE’ palese come le prime pagine si dedichino ad altro, facciano finta di eludere l’argomento “scommesso poli” evitando, come anzidetto, di trattare le posizioni, per esempio, napoletane ancora aperte, le posizioni genoane tutte da definire, i ricorsi delle associazioni di categoria che chiedevano risarcimenti danno per molte partite dubbie che riguardavano diverse società di calcio (tranne la Juve) e persino la Roma del gran moralizzatore boemo, colui il quale si girò dall’altra parte dinanzi al suo Lecce impavido e che disconosceva le notizie sul doping all’interno dei suoi passati spogliatoi.\r\nOppure l’inter dell’affaire Vieri, intercettazioni&scommesse, alias Inter-Lecce, di cui però nessuno parla più; andiamo oltre? E andiamo oltre, noi siam signori, costretti però a sorbirci quotidianamente critiche da tifosi con la patente di giudici, che fabbricano le loro sentenze dalle pagine del primo corrierino di turno.\r\n\r\nPensate sia giusto?\r\nIo credo di no, io penso invece che una federazione “giusta” dovrebbe guardare a tutti i tifosi con rispetto, e non pensare di calmierare il tutto con la nomina di Andrea Agnelli a rappresentante ECA; per carità, molto contento per lui, ma penso che l’onore del tifoso bianconero vada preservato e difeso diversamente.\r\nPenso che questo tifoso abbia il diritto di sentirsi almeno pari agli altri, almeno! Dato che basta una semplice ricerca per appurare la miriade di coinvolgimenti di altre società i ogni ordine e grado in parecchie pagine dubbie del nostro calcio; ma sembra che, se lo scandalo non è tinto di bianconero, non interessi a nessuno.\r\nStamani si sono un po’ risvegliati gli imparziali del pallone, enfatizzando la convocazione di Conte a Bari, dove Antonio è stato semplicemente sentito come persona informata ma, per qualcuno, “c’è qualcosa che non va”.\r\nMentre per lo stesso qualcuno và il fatto che, per esempio, dato il coinvolgimento dei due collaboratori tecnici di Albinoleffe-Siena è giusto che i due allenatori di riferimento, Mondonico e Conte, siano stati trattai diversamente. Ossia, Mondonico poteva non sapere, Conte invece sì, doveva sapere. C’è qualcosa che non va? Rispetto infinitamente Mondonico per la grande sfida personale vinta, ma per parità di trattamento non lo vorrei a commentare nessuna situazione calcistica. Con i miei soldi, tra l’altro!\r\nMa funziona cosi, basta criticare in quella direzione e prima o poi qualcosa di buono arriva; vado oltre, in modo più frivolo, ma forse anche un po’ più attento. Prendete le telecronache Rai sulla Nazionale, basti che Bonucci o Giaccherini sbaglino un passaggio e subito si mette in dubbio,in diretta, il loro diritto a stare in squadra. De Rossi commette una sciocchezza calcistica e si evita persino di narrarla. C’è qualcosa che non va?\r\nL’altra sera, alla DS, trasmissione che guardo mentre altrove non danno la pubblicità, Collovati si stava lanciando in una critica (costruttiva tra l’altro) sulla Roma; al Ferrari prontissima a stopparlo con un “poi vediamo poi vediamo…” . E si, c’è qualcosa che non va.\r\nA voi le considerazioni.\r\nRibadisco, son molto lieto del coinvolgimento del Presidente Agnelli i determinati ambiti, ma auspico però ad una maggiore serenità generale, oltre che ad un maggior rispetto ed equità nei confronti dei fatti appurati, e non delle favole narrate.\r\nQuando questo paese avrà la forza di trattare anche nel calcio, ed in egual misura, tutte le circostanze di tutti gli attori coinvolti, allora si che potremo parlare di onestà e giustizia sportiva.\r\nMa prima di allora, mi spiace, sarà sempre e solo un palcoscenico recitato.\r\n\r\n