(Di Gaver) Appena sette partite giocate, appena qualche settimana di calcio vero (anche se è più speranza che realtà), giusto pochi gol o azioni da ricordare ed è già tempo che qualcuno, mosso da qualcosa(?), ponga in essere il solito estenuante ritornello/litania che è ormai conosciuto alla pari dell’inno di Mameli, tanta è la dedizione e l’abnegazione nel suggerirlo da parte dei promotori, sempre più trasversali.\r\nDicevamo, giusto qualche settimana ed il teorema architettonico della sudditanza pro-Juve è già leitmotiv; d’altronde, come pretendere di più dal nostro paese pallonaro? Una vecchia trasmissione Reggina recitava nel suo titolo….”Chisti simu” (“questi siamo”… per i meno meridionali).\r\nMa penso sia dovere da parte di chi sta dall’altra parte della barricata, ovvero per chi si sente integrato nella metà d’Italia che è stanca del continuo susseguirsi di faziosità ormai ridicole, inseguire un barlume di equità ed equilibrio in un mondo calcistico sempre più figlio e specchio del resto del paese, realtà sempre più preda di una perdita di identità che conduce solo ad una confusione generalizzata, propensa questa a far emergere solo gli spaccati più negativi della società, e così puntualmente accade, vi basta osservare ciò che vi contornia.\r\n\r\nMa restando nell’ambito sportivo (si fa per dire, lo impone il protocollo) prendo atto, come anticipavo poc’anzi, della continua ricerca di una verità di parte, molto di parte, prodotta da chi ha evidentemente più interesse a far sottacere la notizia su quel che lo riguardi piuttosto che evidenziare, a mio parere, normali dinamiche che possono succedere quando è l’uomo a dover decidere.\r\nQuesto perché, altrimenti, non so davvero spiegarmi del perché si tenda ad ingigantire episodi pro-Juve come il rigore contro il Parma (poi sbagliato, per fortuna!) o la mancata espulsione di Chiellini, mente nessuno osa puntare il dito contro il fatto che la prima ammonizione sia stata molto generosa, dato che il replay ha evidenziato la simulazione del colpo al volto da parte di Rosina; ma qui, naturalmente, nessuno osa proferire parola sull’accaduto. Ossia, come vado dicendo da tempo, se sei la Juve devi accettare a prescindere…perché poi? Mah!\r\nPerò, questi grandi strateghi dell’artifizio, questi profondi conoscitori del regolamento, dimostrano poca voglia e desiderio di approfondire altrove, evidenziando sempre e comunque la tendenza a discutere solo della pagliuzza bianconera, mentre si tralasciano “distrattamente” le travi altrui.\r\nAltrimenti non mi spiego, perdonatemi, lo scarso interesse per altro dimostrato dalle solite radioline e tv, nonché da commentatori che, in assenza di questo contorto mondo dell’informazione Italico, poco avrebbero potuto fare nella vita.\r\nQuell’altro l’ho visto nel rigore generoso su Pazzini a Bologna, nei due gol in fuorigioco a favore del Napoli in Napoli-Parma, nel gol di Lamela con uomo a terra in Roma-Bologna e, sempre nella stessa partita, nella mancata espulsione di Totti per fallo di reazione molto evidente su taider, nel gol Atalantino super regolare di due metri contro la Roma e, infine (ma solo per spazio), nelle decisioni pro-Inter nel derby che, permettetemi, fanno il paio e pure di più con ogni decisione arbitrale che si voglia contrapporre.\r\nMa qui evidenzierei anche un atteggiamento, ossia quello di capitan “eterno” Zanetti; quel dito contro l’allenatore avversario non è da prendere ad esempio, per nessuno!\r\n\r\nCosa dire? Io personalmente mi ritengo stanco di parlare e scrivere sempre delle stesse “dimenticanze” etiche che la società calcistica Italiana ama proporre ma, allo stesso tempo, mi chiedo quando la società Juventus prenderà una decisione ferma e seria di salvaguardia della dignità propria e dei tifosi che la seguono.\r\nSapete, in fondo vi è anche una questione di ordine pubblico, perché non è il massimo della vita vedersi e sentirsi sempre accusati da parte di chi è meno pulito di te, cosa che a qualcuno potrebbe persino dar fastidio, ma approfitto dell’occasione per ribadire che un tale movimento è spesso scatenato in virtù della grande cassa di risonanza (e di seguito) che la Juve genera, riluttando così la violenza in ogni sua forma; però episodi come quelli che ho citato, unitamente a tutto quel che giace (alcune volte dorme) nei tribunali, sono a dimostrazione che il mio non è proprio un teorema bizzarro.\r\nConcludo spaziando un po’, ovvero con l’auspicio che la giustizia sportiva sia cautamente (non oltre, hai visto mai?!) celere anche con Palacio, Cannavaro e Grava (giusto per non falsare anche questo di torneo), e proponendo, per Juve-Napoli, l’arbitro (con tutto il rispetto per lui) che ha fatto da giudice di gara per Napoli-Parma… Così Raffaele Auriemma sarà sicuramente più contento, altro che arbitro straniero.\r\n\r\nSaluti