Il codice eti-li-co di Prandelli, ovvero l’etica applicata solo ai panchinari

FBL-FRIENDLY-ITA-ARGAlla mia età non mi sorprende più nulla tuttavia devo dire che non mi sarei mai aspettato che l’etica schifosa delle squadre giovanili dilettanti, quella approssimativa fatta da allenatori improvvisati e scalzacani, fosse applicata addirittura alla nazionale.\r\n\r\nChiunque abbia giocato a calcio o abbia dei figli che giocano a calcio sa di che cosa stò parlando. Mi riferisco al tentativo maldestro e spesso squallido, di allenatori mediocri, di dare degli insegnamenti morali ai ragazzini. Spessissimo, per non dire sempre, quanto più i ragazzini sono bravi tanto meno questi insegnamenti vengono applicati con intransigenza e lungimiranza. Quindi sarà lo scarso che dovrà andare bene a scuola, non dovrà prendere note, non dovrà rispondere al mister, non dovrà mostrare gesti di stizza. Quello forte, (il più delle volte solo ritenuto tale) potrà fare i cacchi che vuole che nella migliore delle ipotesi verranno chiusi entrambi gli occhi e quando invece non sarà possibile saranno trovate comunque scuse ad hoc.\r\n\r\nPer chi non avesse inteso mi sto riferendo alla chiamata in nazionale di Balotelli reo di avere mandato a cagare l’arbitro con annesse minacce di morte durente Milan-Napoli. E che sarà mai gli ha detto solo: ”Ti ammazzo!”. Complimenti Prandelli… davvero. Ti vanno tutti i miei migliori applausi per avere fatto questa schifezza di convocazione. Il Mister si è giustificato dicendo che Mario ha pagato con la squalifica, allora mi chiedo come mai Osvaldo non è andato all’Europeo a causa di un battibecco con il suo mister, fra l’altro poi su twitter? E mi chiedo del perchè dell’esclusione di Criscito a suo tempo coivolto in un procedimento per calcio scommesse dal quale si rivelò poi estraneo. Mi chiedo cosa avesse fatto di male Criscito per pagare con un esclusione dalla Nazionale da innocente?\r\n\r\nAllora chiudiamola qui, diciamo che il codice etico vale per tutti i panchinari e chi si deve guadagnare un posto, ma chi ha ”i gradi” può fare ciò che vuole. E non chiamiamolo neppure codice etico chiamiamo codice etilico perchè gestito da ubriachi oppure codice di applicazione della giustizia ma all’italiana, dove la giustizia si applica per alcuni mentre per altri si interpreta.\r\n\r\nCome rimpiango quelli come Lippi, uno che non aveva nessun codice etico da propagandare ai quattro venti, ma i cagacazzi in nazionale non ce li voleva e non li convocava. Contro il parere di tutto e di tutti.\r\n\r\nDi Alessandro Magno